Evasione fiscale, immobiliaristi e inquilini davanti al giudice

Sarebbero stati frodati al fisco più di 100mila euro di Iva con fatture false per un milione e mezzo di euro

Per evasione fiscale e falsa fatturazione, tre immobiliaristi lecchesi e cinque inquilini sono finiti ieri davanti al giudice delle udienze preliminari, Nora Lisa Passoni per presunti reati commessi tra il 2012 e il 2017. Secondo quanto ricostruito dalla Guardia di Finanza, che nel 2017 aveva concluso l’operazione denominata "do ut des" sarebbero stati evasi al fisco più di 100mila euro di Iva, con fatture false per un milione e mezzo di euro. Il meccanismo era semplice: Aurelio Bolis, 86 anni, residente a Calolziocorte e proprietario di un impero immobiliare e i figli Franco e Piero, 57 e 52 anni, avrebbero approfittato di alcuni inquilini in difficoltà economica abbuonando loro parte del canone di locazione e pretendendo come contropartita di emettere fatture false per aumentare i costi di esercizio, allo scopo di abbattere l’imponibile. Dai controlli della Guardia di Finanza di Lecco sono emerse le anomalie e al termine delle indagini preliminari la Procura di Lecco ha chiesto il rinvio a giudizio per i tre immobiliaristi e cinque inquilini compiacenti. I tre immobiliaristi sono accusati di evasione fiscale, mentre gli inquilini devono rispondere di falsa fatturazione. Ieri, nell’udienza preliminare davanti al giudice Nora Lisa Passoni, sono stati ricostruiti i fatti, con la documentazione raccolta dai finanzieri, che hanno effettuato l’incrocio di dati tra i proprietari delle abitazioni e chi era in affitto. I legali degli otto imputati hanno chiesto e ottenuto il rito abbreviato con la sentenza che sarà pronunciata il prossimo 23 settembre. Angelo Panzeri