Lecco, saga dei Trovato: l’accusa è estorsione

Moglie e figlio del boss Franco detenuto in regime di 41 bis avrebbero anche l’aggravante di aver usato il metodo mafioso

A causa dell’emergenza sanitaria la seduta del processo è rinviata al 25 gennaio

A causa dell’emergenza sanitaria la seduta del processo è rinviata al 25 gennaio

Lecco, 27 ottobre 2020 - Emiliano Trovato e la madre Eustina Musolino, figlio e moglie del boss Franco Coco Trovato, detenuto in regime di 41 bis dopo la condanna nel processo "Wall Street" sulla ‘ndrangheta lecchese, sono accusati di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso. Questa volta è una saga familiare, dove i due imputati sono accusati da un familiare. Ieri - davanti al collegio giudicante presieduto da Nora Lisa Passoni, a latere i giudici Martina Beggio e Giulia Barazzetta - dovevano essere sentiti i testi e il perito, Cristina Bruno, che ha trascritto le intercettazioni, compreso un colloquio videosorvegliato intercorso il 25 maggio 2018 presso il penitenziario di Rebibbia tra Franco Coco Trovato e i familiari ora a processo.

Ma, per legittimo impedimento del Pm della Direzione Distrettuale Antimafia di Milano Bruna Albertini, in isolamento preventivo per i casi di positività al Covid-19 in Procura a Milano, il presidente del collegio giudicante Nora Lisa Passoni ha rinviato l’udienza. I fatti risalgono al 2018 e, secondo l’accusa, Emiliano Trovato avrebbe tentato di estorcere qualche centinaia di euro a un cugino per un posto di lavoro e la madre Eustina avrebbe avanzato minacce.

Le accuse devono comunque essere provate: la denuncia è stata presentata da Angelo Musolino, cugino di Emiliano. Lo stesso boss compare tra i testi che dovranno essere sentiti come chiesto dal Pm Bruna Albertini. Secondo la tesi accusatoria ancora tutta da provare, Emiliano Trovato, dopo aver scontato diversi anni di carcere per la condanna a 10 anni, abbia fatto pressioni al cugino Angelo Musolino affinché gli trovasse lavoro presso la sua azienda che si occupa di movimento terra. Al rifiuto, Emiliano Trovato avrebbe preteso un indennizzo in denaro per vicende precedenti tra famiglia. Dopo il diniego, Emiliano – stando al capo d’imputazione ancora da provare - avrebbe perpetrato minacce tramite social e si sarebbe fatta avanti anche la madre Eustina, che avrebbe sostenuto la tesi del figlio. I legali degli imputati, Marcello Perillo per Eustina Musolino e Davide Monteleone per Emiliano Trovato annunciano battaglia. Il collegio giudicante ha aggiornato il processo al 25 gennaio 2021.