Lecco, emergenza Covid finita: chiude l'hub vaccinale

A fine mese si ferma il centro creato al Palataurus, dove sono state somministrate 352mila vaccinazioni. Venerdì open day serale per i "ritardatari"

Il sottosegretario regionale Antonio Rossi al Palataurus

Il sottosegretario regionale Antonio Rossi al Palataurus

Lecco, 17 febbraio 2022 – Emergenza Covid finita a Lecco, il maxi hub vaccinale chiude i battenti. A fine mese il Palataurus smetterà di essere un centro per le vaccinazioni anti Covid di massa per tornare ad essere solo un palazzetto dello sport. Su quasi 660mila dosi somministrate in tutta la provincia di Lecco, che è la provincia più vaccinata d'Italia, al Palataurus, sono state inoculate 352mila dosi: 115.500 prime dosi, 126.500 seconde dosi e 110mila terze dosi booster. Il vaccino più utilizzato è stato il Pfizer con 202.515 dosi pari al 58% di tutte le dosi somministrate, poi il Moderna, con 98mila dosi e a seguire AstraZeneca e Janssen che è stato il meno utilizzato. Per i “ritardatari” venerdì 18 febbraio, dalle 20 alle 22 gli over 12 possono vaccinarsi senza prenotazione. Al momento l'87% dei lecchesi ha ricevuto la seconda dose, il 65,5 la terza dose di rinforzo. In alcuni paese è stato raggiunto il 100% di cittadini vaccinati, a Parlasco risulta addirittura il 104%.

La chiusura dell'hub di viale Giacomo Brodolini, aperto nell'aprle 2021, è stata decisa dal fisiologico calo delle prenotazioni. La campagna vaccinale prosegue però sia a Merate, nel centro comunale dell'Area Cazzaniga, sia negli ambulatori pediatrici degli ospedali di Lecco e Merate, rivolti anche ai pazienti e alle persone con particolari fragilità. Una linea aggiuntiva per gli over12 sarà allestita all'ospedale di Lecco a partire dal 1° marzo.  “Straordinario il lavoro svolto da tutti gli operatori sanitari impegnati nella battaglia contro la pandemia che incessantemente hanno realizzato la campagna vaccinale – commenta e ringrazia il direttore generale dell'Asst di Lecco Paolo Favini -. Chi è passato dal nostro centro non ha trovato solo medici e infermieri di grande professionalità, ma anche di grande umanità che hanno sempre dimostrato spirito di sacrificio per affrontare questa nuova e difficile sfida”.