Lecco, sei anni fa moriva Eluana Englaro

Dopo 17 anni di coma vegetativo, papà Beppino ottenne di «staccare la spina» LA FOTOSTORY

Beppino Englaro, padre di Eluana

Beppino Englaro, padre di Eluana

Lecco, 9 febbraio 2015 - Il 9 febbraio 2009, esattamente un anno fa, moriva Eluana Englaro dopo 17 anni di coma vegetativo. Diciassette anni passati inchiodata a un letto da quella maledetta notte del 18 gennaio 1992 quando, al ritorno da serata alla discoteca «Kalcherin», perse il controllo dell’auto e si schiantò contro un palo della luce e quindi contro un muro.

Riportò lesioni craniche gravissime ed una frattura della seconda vertebra che causò un’immediata paresi di tutti e quattro gli arti. Nove di questi anni il padre di Eluana, Beppino Englaro, li ha trascorsi entrando e uscendo dai tribunali, combattendo una battaglia legale e culturale.

Una battaglia partita da Lecco ma che ha investito l’Italia intera. Una battaglia per poter staccare la macchina e interrompere idratazione e alimentazione ad una figlia ormai incapace di interagire con l’ambiente circostante - quello che avrebbe voluto Eluana, come ha sempre sostenuto papà Beppino riportando gli intendimenti della ragazza quando era ancora in vita.

L’ultimo viaggio di Eluana era cominciato tra il 2 e il 3 febbraio 2009, nella notte, con il trasferimento da Lecco alla clinica «La Quiete» di Udine, l’unica che aveva accettato di ospitare la ragazza per l’ultima fase della sua vita, per aiutarla a morire staccando alimentazione e idratazione dopo il sì dei giudici. Eluana é morta il 9 febbraio di sei anni fa, mentre al Senato si votava la legge sul testamento biologico, il disegno di legge Calabrò. (La storia in immagini)