Esclusa l’accusa di aver pronunciato una frase razzista, ma due controllori sono finiti nei guai per aver fatto scendere con forza dal bus su una linea urbana a Lecco un passeggero senegalese. Quest’ultimo, Mamadou D., 26 anni, aveva inizialmente accusato i due controllori di aver subito frasi razziste ed era scoppiato un caso a livello nazionale. Ma al termine delle indagini non sono state riscontrate frasi lesive nei confronti dell’extracomunitario, anzi quest’ultimo è finito nei guai per calunnia. I fatti sono stati ricostruiti ieri davanti al giudice delle udienze preliminari, Paolo Salvatore, con il Pm Paolo Del Grosso che ha chiesto il rinvio a giudizio di tutti e tre: due controllori per presunta violenza privata e il giovane senegalese per presunta calunnia. Il giudice ha però prosciolto il giovane senegalese perchè il fatto non costituisce reato, mentre i due controllori – accusati di aver fatto scendere con forza il giovane extracomunitario – hanno scelto strade diverse: Felice A., 50enne, sarà messo alla prova, mentre Girolamo I, 55enne, assistito ieri dall’avvocato Lorenzo Magni, andrà a giudizio il prossimo 14 dicembre.
Durante l’udienza preliminare i legali dei due controllori hanno escluso di aver con forza fatto scendere dal bus il giovane senegalese. Le testimonianze del conducente del bus e di alcuni passeggeri – sentiti dagli inquirenti nell’ottobre 2019 subito dopo l’episodio - hanno dichiarato di non aver sentito frasi offensive e che il giovane senegalese era stato allontanato perché privo del biglietto.
Il giudice ha deciso però diversamente e il 55enne che andrà a giudizio – attraverso il suo legale – ha prodotto un video, che è agli atti del procedimento, che lo scagiona.
Angelo Panzeri