Dramma sul Resegone, muore un’alpinista

Lecco, la donna straniera è scivolata in un canalone esposto. Inutili per lei i soccorsi. La salma dovrà essere recuperata oggi

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di Daniele De Salvo

Il "Dio del cielo Signore delle cime" un altro amico ha chiesto alla montagna, anzi un’amica. A perdere la vita ieri sul Resegone è stata infatti una escursionista lituana di 40 anni. È precipitata in un canalone per una settantina di metri. I tecnici del Soccorso alpino della XIX Delegazione Lariana con i vigili del fuoco del Nucleo Saf del soccorso speleo alpino fluviale hanno impiegato ore a raggiungerla a causa del meteo proibitivo che ha costretto a terra i soccorritori dell’eliambulanza di Milano. Sono riusciti a localizzarla solo in prima serata, quando ormai era buio. Non hanno potuto altro che constatare il decesso della vittima, senza nemmeno recuperarne la salma perché sarebbe stato troppo pericoloso in quelle condizioni: il corpo esanime è stato solo ricomposto in una barella, coperto e assicurato alla parete per essere, in attesa che i soccorritori procedano al recupero quest’oggi in mattinata alla luce del sole. L’incidente si è verificato appena prima delle 16. A lanciare l’allarme è stato un connazionale della 40enne che l’ha vista cadere e sparire nel vuoto del canale Comera, su un tratto molto esposto sentiero numero 1, oltre la zona della Bedoletta, vicino all’attacco della ferrata Gamma 1 di cui sono terminati da poco gli interventi di riqualificazione e messa in sicurezza ma che non è stata ancora riaperta. "Il sentiero in quel punto scende un poco di traverso, è solitamente fangoso e con la pioggia ancora di più – spiegano i soccorritori -. È un passaggio molto stretto e se si scivola non si hanno molte speranze di cavarsela". Il 16 settembre 2020 poco più in basso lì era precipitata per poi morire in ospedale Margherita Colombo, studentessa milanese 17enne. I due escursionisti stranieri stavano probabilmente tornando verso valle quando è successo l’incidente, sebbene in nottata gli agenti della questura a cui sono stati affidati gli accertamenti erano ancora al lavoro per definire la dinamica di quella che sembra sia stata una scivolata pagata a caro prezzo. È il secondo incidente mortale in montagna in tre settimane dopo quello del 25enne di Lainate precipitato in Grignetta sabato 6 novembre.