Merate, lettera dei prof del liceo Agnesi: "Non si impara con il computer da casa"

Gli insegnanti hanno scritto al ministro Azzolina e al governatore Fontana per protestare contro la didattica a distanza

Tutti a casa gli studenti del liceo Agnesi

Da domani tutti a casa gli studenti del liceo Agnesi, ma secondo i prof è un errore

Merate (Lecco), 25 ottobre 2020 - Una lettera aperta indirizzata al ministro dell'Istruzione, Lucia Azzolina, e al governatore della Lombardia, Attilio Fontana, quella scritta dai professori del liceo statale Agnesi di Merate, delusi per la decisione di tornare a partire da domani alla didattica a distanza. "Vogliamo esprimere la nostra amarezza e contrarietà nei confronti delle scelte operate da Regione Lombardia con l’ordinanza regionale del 22 ottobre - spiegano i docenti - Siamo consapevoli del momento delicato che stiamo vivendo e fin da questa estate la scuola ha lavorato senza risparmio di tempo ed energie per assicurare il rientro in piena sicurezza degli alunni. Ne è la prova che su una popolazione scolastica di 1.043 alunni i casi di positività siano stati di poche unità e subito isolati correttamente, impedendo il diffondersi dei contagi". 

Secondo gli insegnanti, la didattica a distanza rischia di vanificare tutti gli sforzi di questi mesi. "Al liceo è stato approvato un piano di didattica digitale integrata che prevedeva l’alternarsi di classi presenti a scuola e classi in didattica a distanza, privilegiando la presenza in Istituto delle classi del biennio che maggiormente necessitano di attenzione per consolidare il metodo di studio e per costituire il gruppo classe. Questa organizzazione garantiva sia la giusta esigenza di ridurre il numero di studenti a scuola sia il diritto ad una didattica in presenza. Attraverso la didattica a distanza generalizzata i ragazzi verranno privati di un’importante dimensione interpersonale che è fondamentale anche ai fini dell’apprendimento. In questo primo mese di rientro abbiamo infatti constatato come il livello di assimilazione dei concetti sia stato estremamente compromesso dalla didattica a distanza operata nei mesi di lockdown".