"Devo dare voce a chi è invisibile"

Il miracolo della salvezza di una, due, dieci, cento, mille vite fra gli abitanti “poveri fra ipiù poveri“ di Sololo in Kenya questa volta però non dipende da un cardiochirurgo, né dall’intercessione di suor Leonella Sgorbati, dipende unicamente da quanti accoglieranno il suo appello: "Sto chiedo a loro nome, mi costa veramente tanto farlo pensando alla pandemia che genera una infinità di bisogni anche qui nel nostro mondo. Tuttavia lo devo fare per dare voce e speranza a chi in povertà estrema è un invisibile".