Dervio, mistero sulla tragica inversione a U in galleria: "Mamy era prudente alla guida"

Lo strazio della famiglia e la solidarietà dei connazionali nel quartiere di Garlate che piange per la scomparsa di mamma e figlia nel drammatico incidente avvenuto sulla SS36

Mortale galleria Dervio SS36, l'auto ridotta a un ammasso di lamiere

Mortale galleria Dervio SS36, l'auto ridotta a un ammasso di lamiere

Garlate (Lecco) - Mamy sapeva guidare, aveva la patente da parecchio e conosceva bene le strade del territorio. Anche la Statale 36. Nessuno riesce a capacitarsi di come le sia venuto in mente di effettuare un’inversione a U in galleria e di percorrere la Super contromano. Forse è stata tradita dal navigatore del suo cellulare che continuava a indicarle di tornare indietro dopo aver saltato l’uscita giusta, oppure a lei o alla mamma che le sedeva accanto sulla Dacia Sandero comprata con tanti sacrifici è successo qualcosa che l’ha spinta a compiere l’azzardo della manovra proibita. Non lo si saprà mai e per chi le amava e conosceva probabilmente ormai nemmeno importa.

Maimouna Lueve Gueye, semplicemente Mamy per tutti, tra due mesi avrebbe compiuto 28 anni. Studiava all’università, ma per pagarsi gli studi e aiutare a mantenere la famiglia lavorava al Mc Donald’s di Garlate. Era una delle responsabili. La mamma Aida Sene, di 56 anni, invece si occupava della casa, del marito e dei sette figli, tra cui Mamy, la maggiore, che le dava una mano in tutto. Abitavano in un appartamento all’ultimo piano nelle case popolari di via Strencetta, un piccolo angolo di Africa dove risiedono molti altri connazionali del Senegal. Il primo ad arrivare in Italia è stato negli anni ‘90 il papà, operaio alla Fiocchi Munizioni di Lecco, poi la moglie Aida con Mamy che era ancora una bimba e gli altri fratellini più piccoli già nati. I numerosi parenti, gli amici più intimi, conoscenti, vicini di casa, moltissimi senegalesi in abiti tradizionali, persone che semplicemente vogliono testimoniare vicinanza si stanno stringendo ai familiari per sostenerli.

"Siamo tutti colpiti da questa tragedia – è il messaggio di cordoglio del sindaco Beppe Conti a nome di tutti -. Il dolore della famiglia è il nostro dolore. Faremo tutto quanto possibile per stare loro vicini e supportarli in questo terribile momento". I corpi di Mamy e Aida della madre sono stati ricomposti nella camera mortuaria dell’ospedale di Lecco. Domani alle 15 è in programma una veglia di preghiera al centro islamico di corso Bergamo a Lecco. Poi, una volta restituiti i feretri, Mamy e Aida, torneranno in Senegal, per essere seppellite nella loro terra d’origine, insieme, una accanto all’altra, come quando mercoledì pomeriggio sono morte in un tunnel della 36.