Dervio, bufera sui cigni sfrattati

Spazio al porto: la zona Fosett sarà deturpata

I cigni nell'area in questione

I cigni nell'area in questione

Dervio, 9 febbraio 2019 - I cigni di Dervio verranno sfrattati. Il Fosett, che era diventato la loro casa dove nidificare come quella di altri animali acquatici e che è uno degli ultimi angoli più caratteristici del lungolago, verrà distrutto per lasciare posto al nuovo porto, un’opera da mezzo milione di euro e una superficie di circa 850 metri quadri tra ormeggi per le barche, pontile flottante, muri, argini e un’area di alaggio con tanto di gru. Nessuno in un centro turistico e rivierasco come Dervio osa mettere in discussione né contestate l’importanza di un’opera simile, ma in tanti si aspettano e vorrebbero che venisse risparmiato almeno il Fosett, su cui invece verrà innalzata la gru per l’alaggio delle imbarcazioni. Per questo è stata lanciata anche una petizione a cui nel giro di pochi giorni, tra versione cartacea e quella online, hanno già aderito circa 300 firmatari, quasi il 20% dei votanti alle ultime elezioni amministrative.

Il riferimento alle urne non è casuale, poiché a breve a Dervio si torna al voto per scegliere il nuovo sindaco. Il primo cittadino uscente Davide Vassena, in lizza per tenersi la fascia tricolore, lo sa bene e sta provando a correre ai ripari: «L’imprenditore che effettuerà l’intervento su mia sollecitazione si è mostrato disponibile a studiare una soluzione che salvaguardi l’area nonostante i costi economici e l’allungamento dei tempi per l’avvio dei lavori». Lo ha ribadito anche l’altra sera, durante un’affollata e partecipata assemblea pubblica, la prima su un progetto tenuto nascosto a tutti, organizzata però dallo sfidante Stefano Cassinelli di «Dervio Viva».

Peccato che durante il dibattito sia stato smentito dallo stesso imprenditore che ha già in tasca i permessi necessari ottenuti dai funzionari di Autorità di Bacino, Regione Lombardia e Provincia: «Non ho alcuna intenzione di perdere altri mesi e mesi di tempo e soldi», ha messo in chiaro il diretto interessato. «L’imprenditore tutela giustamente i propri interessi e ha assolto a tutti gli obblighi di legge – ha commentato dal canto suo Stefano Cassinelli -. Grave semmai è l’atteggiamento di chi per 2 anni non ha detto nulla su questa iniziativa e anche adesso promette ciò che non potrà essere mantenuto».