A Nibionno e Merone i depuratori naturali per ripulire l'acqua del Lambro

Inaugurati i sistemi di fitodepurazione che riproducono i meccanismi tipici delle zone umide

L'inaugurazione degli impianti di fitodepurazione

L'inaugurazione degli impianti di fitodepurazione

Nibionno (Lecco), 24 marzo 2019 – Sono dei veri e propri depuratori naturali quelli inaugurati a Nibionno e Merone per ripulire l'acqua del fiume Lambro. Si tratta di impianti di affinamento di fitodepurazione che riproducono i meccanismi tipici delle zone umide attraverso l'azione combinata di un substrato permeabile, delle piante, del refluo e dei microrganismi. L’innovativo sistema è stato inaugurato dal presidenti del Parco regionale della Valle del Lambro Eleonora Frigerio, Enrico Pezzoli presidente di Como Acque e dal sottosegretario regionbale ai Rapporti con il Consiglio regionale Fabrizio Turba. I LAVORI A MERONE – Il progetto da quasi 2 milioni di euro arrivati dal Pirellone è stato realizzato a Merone in meno di tre anni ed è inserito in un contesto più ampio di interventi sul Lambro cofinanziati dall’Unione Europea e da Fondazione Cariplo. La realizzazione della vasca ha previsto la preparazione dell’area e la modellazione del terreno dove successivamente sono state create le sponde e le trincee. Le acque sfiorate vengono sollevate in testa tramite tre pompe in serie, capaci di garantire una portata massima di 400 litri al secondo. La zona umida è stata riqualificata grazie alla creazione di una sentieristica con la possibilità ai cittadini della Valle del Lambro di visitare la zona naturale. A realizzare l’impianto hanno partecipato progettisti delle più importanti società in Italia operanti nel campo della fitodepurazione, con diverse realizzazioni portate a termine anche in Europa. DUE IMPIANTI A NIBIONNO – Oltre a Merone, anche a Nibionno è stato realizzato un ecosistema filtro di affinamento a flusso superficiale composto da due bacini distinti in grado di trattare le acque reflue depurate provenienti dal depuratore convenzionale. Entrambi i bacini sono caratterizzati da un’area di metro di profondità media e di canneto. Il tempo medio di residenza delle acque per entrambi i bacini varia da circa 5-10 ore. I bacini sono stati impermeabilizzati per evitare la percolazione nel suolo delle acque e ricoperti da uno strato naturale per consentire la piantumazione del canneto. La vasca a nord viene alimentata anche dallo sfioro delle acque della fognatura esistente che attualmente recapita nella valletta che sarà inglobata nella vasca di fitodepurazione. Entrambi i bacini scaricano direttamente nel fiume Lambro.