Cresce il costo della vita e c’è fame di orti nel capoluogo

I 163 lotti pubblici sparsi per la città sono stati ormai tutti assegnati. La lista di attesa è lunga

Tutti pazzi per l’orto urbano a Lecco, ma nella città del lago, dei fiumi e dei monti gli appezzamenti di terreno sufficienti per accontentare gli aspiranti agricoltori amatoriali mancano. Ne sono disperatamente a caccia anche da Palazzo Bovara per poterli acquisire e poi affidare a chi ha il pollice verde. Con la crisi economica che perdura, l’inflazione alle stesse e il caro bollette, c’è stato infatti un boom di richieste di orti comunali. I 163 lotti pubblici sparsi per la città sono stati ormai tutti assegnati e in lista di attesa ci sono altri cento lecchesi in graduatoria che hanno presentato domanda in municipio. Difficilmente però potranno essere accontentati. "Ad oggi sono numerosi i cittadini richiedenti in lista di attesa che vorrebbero vedersi assegnare un orto in quanto i terreni di proprietà comunale non risultano sufficienti a soddisfare tutte le numerose domande pervenute", spigano dal Comune. Da qui l’appello tramite una pubblica manifestazione di interesse a chi è proprietario di qualche scampolo di terreno che non sfrutta a metterlo a disposizione di chi invece vorrebbe poterlo coltivare. L’operazione ovviamente deve essere a costo zero per tutti i contribuenti attraverso la cessione in comodato d’uso gratuito: chi offre il proprio pezzo di terra in cambio non riceve quindi un centesimo e naturalmente nemmeno al destinatario finale è chiesto alcun obolo né balzello. Sono vietati inoltre sub-affitti e sub-comodati e chi coltiva l’orto non può vendere ad altri le verdure che raccoglie. D.D.S.