Coronavirus, medici e infermieri lecchesi: 41% i contagiati

Sono gli operatori dell’Asst lecchese che si sono ammalati sul lavoro, il dato è fra i dati peggiori della Lombardia

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di Daniele De Salvo

Il 41% degli operatori sanitari dell’Asst lecchese si è ammalato di coronavirus. È tra i dati peggiori di tutta la Lombardia. Sugli 827 dei 3.217 medici, infermieri, oss e tecnici che lavorano negli ospedali provinciali sottoposti a tampone, sono risultati positivi in 335, pari appunto al 41% di quanti sono stati sottoposti a tampone faringeo e al 10% del totale. A loro si aggiungono i 140 colleghi risultati positivi ai test sierologici sui 1.273 sottoposti allo screening. Sommando i dati emerge che almeno 445 dipendenti della sanità pubblica lecchese, senza contare 21 casi dubbi, hanno contratto il virus: sono il 15% di tutti gli operatori sanitari. Al di sopra della media regionale. Tra i contagiati figurano nomi eccellenti: il direttore generale Paolo Favini, il direttore sanitario Gedeone Baraldo, il primario del Pronto soccorso dell’Alessandro Manzoni Luciano D’Angelo. L’unica nota positiva è che non si sono registrati morti, che complessivamente tra gli operatori dei nosocomi lombardi sono sono stati 34. Peggio è andata solo in Valcamonica, provincia di Bergamo, per quanto riguarda i tamponi, agli Spedali civili di Brescia e nelle Asst del Bresciano, del Lodigiano e del Cremonese per quanto concerne i test sierologici, oltre che in altre strutture minori dove però i numeri complessivi sono ridotti e quindi più soggetti a variazioni percentuali, come l’Inrcadi Casatenovo, con 3 operatori su 7 sottoposti a tampone risultati positivi. A divulgare i dati è stato l’assessore regionale al Welfare Giulio Gallera, su sollecitazione della consigliera Elisabetta Strada dei Lombardi civici europeisti che ha presentato una interrogazione al Pirellone.

"Hanno eseguito il test sierologico in Lombardia 79.185 operatori sanitari e 9.589 sono risultati positivi pari al 12%", spiega l’assessore nel report dettagliato. "Se consideriamo che nell’intera provincia di Lecco a metà giugno risultavano 2.800 positivi significa che evidentemente nelle procedure adottate dalla rete sanitaria qualcosa non ha funzionato", commenta la consigliera dei Lombardi civici europeisti. Vuol dire che 1 lecchese ogni 121 residenti in provincia si è ammalato di Covid. "Finalmente si ha la certificazione di quanto come rappresentanti sindacali della Rsu dell’Asst di Lecco denunciano da tempo – sostiene il capodelegazione Ercole Castelvovo -. La nostra è la seconda Asst in Lombardia per percentuale di operatori sanitari".