Coronavirus a Lecco, contagi alle stelle: arrivano 36 medici cinesi da Wuhan

Il loro compito è addestrare gli operatori del Manzoni di Lecco e del Mandic di Merate decimati anche loro dalla pandemia

Medici cinesi partiti dalla linea del fronte di Wuhan

Medici cinesi partiti dalla linea del fronte di Wuhan

Lecco, 18 marzo 2020 - Per combattere la battaglia contro il coronavirus sono arrivati i rinforzi. Si tratta di 36 medici, giunti appositamente dalla Cina, dalla prima linea del fronte di Wuhan, dove hanno già vinto la guerra contro la Covid-19. Nel loro equipaggiamento dispongono dei farmaci che hanno utilizzato per estirpare il morbo dalla capitale del distretto di Hube ma soprattutto dell’esperienza che hanno maturato direttamente sul campo. Il loro compito è addestrare gli operatori sanitari del Manzoni di Lecco e del Mandic di Merate ormai allo stremo e decimati anche loro dalla pandemia. "Si stima che attualmente siano 119 i collaboratori positivi al coronavirus – spiega Paolo Favini, direttore generale dell’Asst provinciale -. Sono 23 medici di cui 20 in servizio a Lecco e 3 a Merate, 74 infermieri di cui 60 all’Alessandro Manzoni e 14 al San Leopoldo Mandic e 12 oss". Rappresentano il 6% dei dipendenti dei due nosocomi. Secondo i rappresentanti sindacali della Rsu interna tuttavia i numeri aggiornati sarebbero superiori e sfiorerebbero quota 200.

Per questo ieri hanno chiesto aiuto direttamente al prefetto Michele Formiglio. Continuano a crescere pure le cifre dei lecchesi contagiati: gli ultimi rilevamenti indicano che sono 440, “appena” 13 di domenica, ma il triplo dei 157 di lunedì scorso. Ormai tutti i reparti del nosocomio brianzolo sono stati trasformati in una sorta di lazzaretto, solo quello di Ostetricia resta aperto, gli altri sono destinati ai pazienti affetti dal Sars-CoV-2, mentre al presidio del capoluogo sono stati ricoverati anche in alcune camere operatorie adibite a recovery room. "Purtroppo l’evoluzione della diffusione del coronavirus non è in riduzione – ammette il sindaco di Palazzo Bovara Virginio Brivio -. A Lecco i numeri sono in aumento, con situazioni critiche: oggi in città oltre sessanta i cittadini positivi, almeno cento in quarantena". Eppure, nonostante la gravità della situazione, in molti continuano a non rispettare la quarantena: l’altro giorno sono state denunciate 45 persone in giro senza motivo sulle 800 controllare, 2 delle quali hanno falsificato le autocertificazioni, mentre a Dervio sono stati denunciati 4 spacciatori che continuano a fare affari anche in piena emergenza.

Sono 256 le persone positive al Covid-19 in provincia di Como, 36 più di ieri. All’ospedale Valduce di Como per complicazioni legate al coronavirus Luigi Frusciante, ex arbitro di serie C negli anni ‘80 che poi è stato fino a due anni fa, prima della pensione, anche medico di famiglia molto noto in città. Frusciante aveva 71 anni. Sul suo sito l’AIA (associazione italiana arbitri), lo ha ricordato come presidente della sezione locale di Como per dieci anni, sottolineandone "il lungo percorso portato avanti con assoluta passione e dedizione, sempre a disposizione degli arbitri più giovani". In quarantena anche il sindaco di Figino Serenza, Roberto Moscatelli, dopo che un assessore è risultato positivo al tampone.