Code interminabili nel week-end, si corre ai ripari: controlli sui turisti "in esubero"

Per scongiurare il peggio il prefetto di Lecco ha convocato un vertice

I volontari della Protezione civile

I volontari della Protezione civile

Lecco, 20 febbraio 2021 - Dopo l’inferno d’asfalto dell’ultimo fine settimana, quando gli spostamenti in provincia sono aumentati del 60% rispetto al week-end precedente con automobilisti intrappolati per 8 ore in coda sulla 36, si teme possa ripetersi lo stesso, ma in montagna. Per scongiurare il peggio il prefetto Castrese De Rosa ha convocato i vertici delle forze dell’ordine per dettare la linea del fronte di un piano che consenta a tutti di muoversi agevolmente nel rispetto delle normative, ma nel contempo garantisca la tutela della salute, anche in quota o nelle località più gettonate del week end. Le zone più a rischio sono le strade di accesso e i parcheggi funivie tra Moggio e Artavaggilo, dei Piani d’Erna e del Piani della Betulle e poi Barzio, Artavaggio, l’Alpe Giumello, da dove verosimilmente verranno rispediti indietro turisti e villeggianti in "esubero".

Per dare una mano sono stati mobilitati e reclutati anche i volontari della Protezione civile, oltre che gli agenti delle polizie locali. "È fondamentale far presente l’imprescindibile necessità di proseguire nell’adozione di comportamenti appropriati e responsabili – spiega il prefetto -. Anche nelle località di montagna, la differenza la fanno prima di tutto i comportamenti di ciascuno di noi". Al summit hanno presto parte i sindaci gli amministratori del territorio ed i comandanti delle polizie locali di Lecco e Moggio, cioè delle realtà dove si teme si verificherà una vera e propria invasione. "La priorità è disciplinare l’accesso nelle zone più sensibili, come i parcheggi delle funivie e vicino ai sentieri", spiega il questore. Per evitare che sulla Super si ripeta lo stesso disastro di domenica scorsa invece i cantieri per i lavori in corso sono stati già tutti smantellati e rimossi: verranno riallestiti lunedì solo dopo le 9.30 e con restringimenti di carreggiata e chiusure di corsia il più possibile ridotti. Anche a Como il prefetto Andrea Polichetti ha incontrato il sindaco Mario Landriscina: al centro il tema del rischio assembramenti nelle vie del Capoluogo. "Si è convenuto sull’opportunità che l’Amministrazione Comunale proceda a monitorare ed adottare, di volta in volta, i provvedimenti più adeguati (come l’articolazione alternativa del traffico pedonale nel centro storico, i possibili interventi di limitazione di accesso al pubblico presso determinate aree) per contenere e contrastare più efficacemente le situazioni di assembramento".