Anas e Provincia ancora ai ferri corti: "Il ponte non è di nostra proprietà"

Il presidente Polano e il sindaco di Civate pronti a farsi sentire al tavolo in Regione

Il ponte di Isella, tuttora chiuso al traffico veicolare

Il ponte di Isella, tuttora chiuso al traffico veicolare

Civate (Lecco), 29 marzo 2017 - Nuovi attriti tra la provincia di Lecco e Anas. Che i rapporti tra i due enti non fossero idilliaci era sembrato sin troppo evidente già nelle ore successive al crollo del cavalcavia di Annone Brianza con quel rimpallo di responsabilità inopportuno per tempi e modi. Un siparietto poco edificante che ora rischia di riproporsi dopo qualche mese e a distanza di un paio di chilometri dal luogo della tragedia con la vicenda del ponte di Isella, che Anas sostiene essere di proprietà di villa Locatelli.

«Sul ponte di Annone si potrebbe discutere - spiega il presidente Flavio Polano -, visto che in effetti era parte del tracciato di una strada provinciale, la Sp 49. Lo dico anche se le carte farebbero pensare a qualcosa di diverso ma ci potrebbe stare. Su quello di Civate invece non c’è proprio storia perché la strada che sovrasta la 36 in quel punto è comunale e la questione non si pone nemmeno».

Peccato che l’ingegnere incaricato dei funzionari di Anas di compiere accertamenti sulla solidità della struttura e sulle reali capacità di portata «nella sua relazione abbia lasciato intendere che la struttura è di nostra proprietà e che toccherà a noi sistemarla». Polano ha così subito fatto rispondere che ciò non corrisponde al vero: il ponte di Isella, tuttora chiuso al traffico veicolare, non è quindi provinciale e i quattro milioni di euro necessari per abbatterlo e ricostruirlo ex novo dovranno essere a carico di Anas. E il ponte di Isella non è nemmeno comunale ha fatto sapere il sindaco di Civate che lunedì 3 aprile prossimo sarà in Consiglio regionale a Milano insieme al collega di Annone (Patrizio Sidoti), ai vertici di villa Locatelli e i colleghi del Pirellone. «A quel tavolo prenderemo in esame tutte le criticità connesse ai due ponti - spiega Baldassarre Mauri - nella speranza di tracciare un cammino condiviso che porti alla soluzione di entrambi i problemi, uno dei quali riguarda proprio il mio Comune». Una road map nella quale si dovranno fissare tempi possibilmente certi e, cosa ancor più importante, chi farà cosa per evitare che la vicenda si impantani nelle paludi di una burocrazia che anche a queste latitudini comincia a creare problemi. «Da parte nostra continueremo a tenere alta l’attenzione sulla questione - spiega ancora il sindaco Mauri - tant’è che è mia intenzione indire un consiglio comunale aperto proprio nella frazione di Isella durante il quale verranno discussi tutti i risvolti della vicenda».

Dalla Procura intanto si attende di conoscere l’esito dell’inchiesta avviata dal ministero sul crollo del ponte di Annone. Anche perché l’esito della relazione dei super tecnici incaricati dal ministro Delrio potrà offrire spunti anche al versante penale che vede ancora tre soggetti indagati - gli ingegneri a Angelo Valsecchi e Andrea Sesana della Provincia e il collega di Anas, Giovanni Salvatore - accusati di disastro colposo e omicidio colposo.