Doccia gelata su Lecco: Valmadrera verso il multisala

Mentre nel capoluogo ancora si attende un imprenditore di turno disposto a investire in un cinema, il Comune vicino trova un accordo sull'ex fonderia Fomp

Una platea

Una platea

Valmadrera (Lecco), 4 novembre 2017- Valmadrera mette la freccia e sorpassa Lecco. Mentre nel capoluogo ancora si attende l’imprenditore di turno disposto a investire in un cinema multisala in città, la doccia gelata arriva da Valmadrera che annuncia di aver "approvato il Protocollo d’intesa con la società Svi.va Srl per la promozione dell’Accordo di programma sull’intervento nella zona dell’ex fonderia Fomp che prevede anche la realizzazione di un complesso destinato a ospitare le sale cinematografiche, oltre a ristoranti e zone per lo shopping".

L’area individuata è quella di fronte alla stazione ferroviaria di Valmadrera e confinante con la vecchia superstrada 36, dove una volta appunto sorgevano le Fonderie Moro Primo e da tempo ormai abbandonata al completo degrado. Nell’accordo le parti si sono impegnate a realizzare un’area con ristoranti e attività commerciali, ma anche spazi verdi a uso pubblico per lo sport, il tempo libero oltre a un parcheggio con 150 posti auto. Un lifting complessivo che nelle intenzioni della Giunta retta da Donatella Crippa porterà "alla creazione di un sostanzioso numero di posti di lavoro (si dice 200, ndr) e potrà rappresentare, per Valmadrera e per l’intero territorio, un importante elemento di valorizzazione economica e, di attrazione di risorse e di aggregazione sociale". Questo il progetto che sulla carta appare davvero ambizioso e dall’altra rischia di “gelare” le aspettative di Lecco che dopo la chiusura (2014) delle ultime due sale del centro, il cinema Nuovo e il Mignon, si è ritrovata con il solo Palladium (il cinema gestito dalla parrocchia di Castello).

La questione è da tempo un cavallo di battaglia dell’assessore Corrado Valsecchi, che insieme alla collega Gaia Bolognini ha puntato su più soluzioni: dalla ristrutturazione proprio del vecchio Marconi trasformato in quattro sale per un totale di 600 posti, alla creazione di un nuovo multisala in zona viale Valsugana in collaborazione con un privato. Le speranze però non hanno avuto seguito e ora arriva la notizia di Valmadrera che rischia di dare un altra spallata al capoluogo come Malgrate ha fatto con il suo lungolago. Ma forse per una volta è proprio il caso di non farne una questione campanilistica ragionando in una logica di “grande Lecco” e pensando soprattutto che nel 1998, l’anno dell’uscita di Titanic, in città c’erano sei sale attive che vendettero 320mila biglietti. Oggi il Palladium stacca 40mila biglietti all’anno. Detto tutto.