Chiude la Voss di Osnago, Natale amaro per 70 dipendenti: ''Ci hanno tradito" / VIDEO'

I proprietari tedeschi vogliono chiudere la storica azienda acquisita nel 2016. Rischiano il posto 70 lavoratori su 110

Alessandra Crippa e Andrea Consonni, dipendenti della Voss di Osnago

Alessandra Crippa e Andrea Consonni, dipendenti della Voss di Osnago

Osnago (Lecco), 15 dicembre – Non è o almeno non era solo il loro posto di lavoro. E' o forse ormai era come una seconda casa. Di più: una famiglia. Perché lì molti di loro sono entrati poco più che ragazzi, sono cresciuti e sono diventati adulti, qualcuno ha anche incontrato chi poi è diventato il compagno o la compagna di vita. Per questo i dipendenti della Voss, azienda di componenti idraulici che fino al 2016 prima che l'acquisissero i nuovi proprietari tedeschi si chiamava Larga, si sentono doppiamente traditi dall'annuncio a sorpresa dell'imminente chiusura di uno dei due poli di Osnago.

"Quando a inizio mese ci hanno comunicato che la nostra sede produttiva chiuderà e che in 70 su 110 rimarremo disoccupati è stato uno shock, anzi peggio, è stata una pugnalata alle spalle – conferma Andrea Consonni di 56 anni, 33 dei quali alla Larga poi diventata Voss, che è anche componente della rsu -. Qui tra l'altro ho conosciuto una collega che nel 1991 è divenuta mia moglie. Per questa azienda abbiamo rinunciato a domeniche, ferie e riposi. In qualche modo la sentivamo come nostra, ci fidavamo di chi la gestisce, gli abbiamo regalato il meglio di noi... e invece". E invece lui e sua moglie a un paio di settimane dal Natale hanno dovuto dire a loro figlio 19enne che probabilmente resteranno disoccupati e che per questo dovrà rivedere con loro sogni, progetti, aspettative. "Se i capi sapevano che le cose andavano male e certamente lo sapevano avrebbero almeno potuto e dovuto dircelo per consentirci di prepararci o in qualche modo organizzarci – prosegue il 56enne -. Ma nulla, non ci hanno detto nulla. Ci hanno rubato il futuro senza alcun preavviso".

Dei 70 che rischiano il posto 32 sono donne: "Siamo mogli, madri, figlie, siamo single e ci ritroviamo in mezzo ad una strada senza aver avuto alcuna opportunità di crescita professionale", spiega la rappresentate della sicurezza Alessandra Crippa, 41 anni, assunta alla Larga 13 anni fa. «Alcune di noi sono monoreddito, altre hanno da poco firmato un mutuo o un rogito. Non siamo numeri, siamo persone, ognuna con la propria storia personale. Credevamo che anche in azienda ci considerassero persone, invece ci trattano come numeri».