Cesana Brianza, ex cava Alpetto: il Wwf all’attacco

L'amianto mai bonificato e nessuna risposta. Gli ecologisti minacciano di rivolgersi alla magistratura

L'ex cava dell'Alpetto

L'ex cava dell'Alpetto

Cesana Brianza, 14 aprile 2019 -Una bomba ecologica probabilmente ormai già esplosa con “proiettili” e “schegge” di amianto sparate chissà dove e contro chissà chi a Cesana Brianza. L’ex cava dismessa dell’Alpetto avrebbe infatti dovuto essere bonificata da tempo, entro la fine del 2015, l’inizio del 2016 al più tardi. A distanza di tre anni l’eternit che riverse tetti e pareti dei vecchi capannoni industriali estrattivi è ancora tutto lì, sempre più esposto all’incuria e alle intemperie e sempre più deteriorato.

Lo denuncia di nuovo Antonello Bonelli, presidente del Wwf di Galbiate da poco riconfermato alla guida dell’associazione ambientalista, che pure lo scorso novembre aveva depositato un esposto formale sia in municipio, sia A Villa Locatelli, che ai funzionati dell’Arpa e dell’Ats, senza tuttavia che nessuno, nel giro di cinque mesi, sia mai neppure degnato di rispondere. «Nonostante la documentazione fotografica inoltrata, la richiesta di un intervento immediato a tutela della salute pubblica e la richiesta di copia dei provvedimenti adottati, a tutt’oggi non abbiamo ricevuto alcuna risposta», spiega il presidente del Wwf.

«Come Wwf ci riserviamo l’opportunità di rivolgersi alle autorità competenti». Tradotto: se nemmeno questa volta verrà ascoltato, busserà direttamente alle porte della Procura della Repubblica di Lecco per sporgere denuncia. A quell’area in teoria nessuno potrebbe avvicinarsi né tanto meno nessuno potrebbe accedere nel vecchio comparto estrattivo, in realtà tuttavia quel posto è frequentato da escursionisti, cicloturisti, semplici curiosi.