Cercansi chef e maitre Intanto il ristorante chiude

Paderno d’Adda, la sofferta decisione è stata presa da Bonnici e soci della “Locanda Bel Sit“ affacciata sul ponte. Il titolare è regista tv per la Serie A

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Il ristorante è chiuso per mancanza di chef e maitre qualificati. A dover chiudere a fine giugno la “Locanda Bel Sit“ di Paderno, sperano per il tempo più breve, sono stati il famoso regista sportivo Popi Bonnici e i suoi soci, che gestiscono il locale con vista sul ponte San Michele. Senza sostituti all’altezza per rimpiazzare in cucina due persone che hanno scelto altre strade, piuttosto che restare aperti a costo di abbassare la qualità di piatti e servizio hanno optato per la serrata. Resta aperto solo il cocktail bar per gli aperitivi, almeno fino a dopo la pausa di agosto. Non è questione di contratti né di stipendi inadeguati, ma della difficoltà di reperire figure ritenute idonee agli standard della loro attività. Da Popi Bonnici e co. il “nero“ in stipendio e lo sfruttamento non esistono, perché sono convinti che, oltre che illegali, squalifichino l’intera ristorazione e la danneggino, perché deprezzano il valore delle professionalità e provocano concorrenza sleale.

"Ci sono momenti in cui è importante fare la scelta che riteniamo più giusta. Avrete letto quanto è difficile trovare del personale qualificato che purtroppo è venuto a mancare e non può ora essere sostituito – spiegano i ristoratori ai clienti -. Se oggi non possiamo fare al meglio per i nostri ospiti, dobbiamo fermarci ed attendere fino a quando non avremo la possibilità di farlo. Dovremo costruire una nuova brigata di cucina e sala che possa accogliervi nel modo giusto, per farvi sentire a casa col gusto ed i colori dei nostri piatti". Il capo dei registi della Lega Serie A che lavora per offrire a milioni di telespettatori il meglio del calcio, vuole continuare a garantire il top pure a tavola. Parte del problema, che è complesso dipende dalle scuole che non riescono a sfornare cuochi o camerieri sufficientemente preparati: "Molti non sono in realtà preparati per questo lavoro", conferma, specificando che anche in questo caso però specificando che gli stage, che sono necessari per imparare sul campo un mestiere che richiede formazione, non devono mai sconfinare nello sfruttamento. Daniele De Salvo