“Cavalieri dell’aria” contro gli incendi

Ieri per tutto il giorno i piloti di un Viking Canadair e di una “gru volante” hanno sganciato acqua su boschi e prati attorno al Lario

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ESINO LARIO

di Daniele De Salvo

Per domare l’inferno che per due giorni e una notte ha bruciato ettari di bosco e prati del Monte Croce sopra Esino Lario sono dovuti intervenire di rinforzo i "cavalieri dell’aria".

Ieri per tutto il giorno i piloti di un Viking Canadair e di una "gru volante" Erickson S-64 dei vigili del fuoco e di altri tre elicotteri antincendio hanno "bombardato" continuamente d’acqua l’epicentro del rogo. Da terra sono invece intervenuti i vigili del fuoco del comando provinciale di Lecco e dei distaccamenti volontari di Valmadrera e Bellano con tre autobotti da 7mila litri ciascuna per garantire anche i rifornimenti idrici aerei e 15 operatori delle squadre antincendio boschivo della Comunità montana.

"L’intervento tempestivo delle nostre unità forestali si è rivelato fondamentale – spiega Pietro Foroni, assessore lombardo al Territorio e alla Protezione civile -. Ringrazio tutti gli operatori sul campo che quotidianamente operano per la salvaguardia delle nostre aree boschive".

Il rogo, innescato mercoledì mattina e propagatosi rapidamente a causa del vento e della siccità su fronte di parecchi chilometri che ha trasformato la montagna in un’immensa pira, è stato appiccato da un piromane. "Non abbiamo riscontrato segni che indichino che l’incendio si sia propagato accidentalmente in seguito ad attività antropiche", spiegano i carabinieri della Forestale. Tradotto: non ci solo elementi in base ai quali si può presupporre che il fuoco sia scaturito ad esempio da un falò per ripulire un appezzamento di terreno sfuggito magari dal controllo, oppure dal surriscaldamento di qualche attrezzo agricolo, tanto meno da un fantomatico mozzicone di sigaretta. Chi ha appiccato l’incendio lo ha appiccato solo per il gusto di vederlo e di osservare in azione i soccorritori, consapevole del disastro che avrebbe provocato.

Da inizio anno per arginare gli incendi boschivi in Lombardia sono stati mobilitati 1.295 i volontari dell’Antincendio boschivo, 69 i militari forestali, 566 vigili del fuoco, 9 mezzi del Centro operativo aereo unificato e 43 elicotteri regionali.