Civate, accordo sul cavalcavia di Isella: si apre

Definite in prefettura le competenze di Anas e del Comune che si rimpallavano le responsabilità

Il prefetto Michele Formiglio con Marco Bosio di Anas e il sindaco Angelo Isella

Il prefetto Michele Formiglio con Marco Bosio di Anas e il sindaco Angelo Isella

Civate (Lecco), 1 agosto 2020 - Nessuno voleva assumersene la responsabilità e rischiava di rimanere inutilizzato ancor prima di aprire i battenti, sebbene nuovo di fabbrica. Ora però il nuovo cavalcavia di Isella di Civate, sulla Milano-Lecco, non è più “orfano“ e da venerdì o sabato prossimi, il lunedì dopo al più tardi, i circa 300 che abitano sulla penisola del Lago di Annone e quanti lì lavorano potranno attraversarlo in auto o a bordo di camion, mentre per i tir rimarrà off-limits, perché una delle strade di accesso non reggerebbe.

Il nuovo ponte sulla Super, costruito al posto di quello vecchio chiuso al transito all’indomani del disastro del “gemello“ di Annone, per il rischio che franasse, appartiene infatti ad Anas. Ad accertarne e attribuirne la “paternità“ è stato il prefetto di Lecco Michele Formiglio.

A doversi occupare della manutenzione ordinaria e straordinaria e relativi costi della parte strutturale, sono quindi i tecnici di Anas, rappresentati dal responsabile lombardo Marco Bosio, mentre resta a carico dell’amministrazione comunale solo la strada che passa sul viadotto.

«Come Comune dobbiamo occuparci dell’asfaltatura, della segnaletica e dell’illuminazione e, quando eventualmente necessario, dello strato di impermeabilizzazione sotto il manto stradale – commenta soddisfatto il sindaco di Civate, Angelo Isella –. Tutto il resto invece spetta ad Anas: spalle del ponte, impalcato, solette, guard rail, parapetti, pannelli di protezione per evitare che qualcuno lanci oggetti o altro sulla sottostante Statale. Lo stesso vale per la pista ciclabile e il passaggio pedonale annessi".

Inizialmente da Anas avrebbero voluto invece che l’onere della nuova infrastruttura rimanesse in capo al Comune, nonostante la mancanza di competenze ingegneristiche e architettoniche oltre che di coperture economiche per occuparsi di un’opera tanto complessa e importante.

«Sono molto soddisfatto per lo spirito di collaborazione e il senso di responsabilità dimostrati dai rappresentanti degli enti coinvolti per raggiungere questo importante risultato a beneficio della collettività, che attende da tempo il completamento dell’opera", commenta dal canto suo il prefetto. Adesso, definito l’accordo, mancano solo le ultime scartoffie e nei prossimi giorni il cavalcavia entrerà in funzione.