Annone Brianza: cavalcavia crollato, “giustizia-lumaca”

A due anni dalla tragedia ricordata l'unica vittima

Sindaci e amministratori sul luogo della tragedia

Sindaci e amministratori sul luogo della tragedia

Annone Brianza (Lecco), 29 ottobre 2018 - Dove prima la Sp 49 passava sulla Superstrada Milano–Lecco, ad Annone Brianza, ora c’è il vuoto. Una rete da cantiere arancione, delle pesanti barriere new jersey in cemento e blocchi di plastica sbarrano il passo.

È così da due anni esatti, da quando il 28 ottobre 2016, allo scoccare delle 17.22, il ponte a scavalco della SS 36 su cui correva la provinciale è franato, travolgendo e uccidendo Claudio Bertini, professore di ginnastica in pensione di 68 anni di Civate che stava tornando a casa dalla moglie Augusta e dalla figlia Valeria al volante della sua Audi A3 Sportback, trasformata in un sarcofago sommerso da macerie e rottami. Ieri mattina, per celebrare il secondo anniversario del disastro e commemorare l’unica vittima del crollo, il presidente di Villa Locatelli Flavio Polano, il sindaco di Annone, Patrizio Sidoti, con molti colleghi del circondario, l’onorevole oggionese Roberto Paolo Ferrari in rappresentanza dei parlamentari del territorio e i vertici locali dei carabinieri hanno deposto una corona a quello che era l’imbocco del cavalcavia.«Claudio Bertini è morto per la scarsa manutenzione delle infrastrutture e la malaburocrazia – ha sottolineato il primo cittadino di Annone -. Credevamo e auspicavamo, all’epoca, che non si sarebbe mai più potuta verificare una tragedia simile, purtroppo ci illudevamo, altri viadotti in Italia sono collassati e altre persone sono morte». «A distanza di 24 mesi non sono state ancora valutate le responsabilità, le indagini non sono neppure concluse e il fascicolo d’inchiesta passa da un pubblico ministero all’altro – ha denunciato invece Flavio Polano -. Come Amministrazione provinciale siamo coinvolti negli accertamenti giudiziari, siamo però vicini ai familiari della vittima».

Pure l’anno scorso era stata organizzata una cerimonia simile, tuttavia quella di ieri probabilmente sarà l’ultima: sebbene con ritardo rispetto alle promesse all’indomani del crollo, i lavori per la ricostruzione del ponte sono ormai cominciati e ben avviati, salvo imprevisti il nuovo cavalcavia verrà inaugurato entro l’inizio della prossima primavera. Sarà intitolato proprio a Claudio Bertini, al posto del quale avrebbe potuto trovarsi qualsiasi automobilista che quotidianamente calca la Superstrada per andare al lavoro, tornare a casa, partire per le vacanze, certamente non per morire in quel modo.