Corsa alle castagne da sold-out: strade intasate e auto in colonna nel Lecchese

Il Parco regionale preso d’assalto dai turisti della domenica. Non è escluso il ricorso alla serrata

Chi è arrivato in macchina ha parcheggiato ovunque, persino nei prati

Chi è arrivato in macchina ha parcheggiato ovunque, persino nei prati

Montevecchia (Lecco) - Paesi e boschi del Parco regionale di Montevecchia e della Valle del Curone e del Monte di Brianza invasi dai cercatori di castagne. L’altro giorno migliaia di “turisti della domenica“, soprattutto milanesi e brianzoli di città, hanno preso d’assalto la Valcurone per raccogliere castagne. Nonostante il successo del nuovo servizio di bus navetta gratuiti – soprattutto di quelli in partenza dalla stazione di Cernusco Lombardone, un po’ meno di quello dalla stazione di Olgiate Molgora – in molti sono arrivati a bordo delle loro auto, che poi hanno parcheggiato ovunque: nei posteggi autorizzati ovviamente, ma anche e soprattutto ai lati delle strade, nei prati e in altri posti vietati, paralizzando la circolazione. Ne ha fatto le spese anche il sindaco di Santa Maria Hoè, Efrem Brambilla: "Un’ora e mezza di colonna a Campsirago – si sfoga sui social – Per accedere al nostro bellissimo Monte di Brianza consiglio di utilizzare sentieri e navette già predisposte. La nostra montagna è bellissima, cerchiamo di non intasare le strade e di utilizzare i servizi disponibili".

Nel prossimo weekend scatteranno controlli più serrati e per il futuro non si escludono provvedimenti più drastici, come la serrata del Parco con il divieto di accesso in macchina, almeno durante i periodi caldi, come paventa il vicesindaco di Olgiate Matteo Fratangeli: "Che sia stato un fine settimana da sold out lo confermano pure i ristoratori e il neo sindaco di Montevecchia Ivan Pendeggia, perché i Montevecchia pass necessari per accedere con messi privati al colle dove sorge il santuario della Maria Vergine del Carmelo sono andati tutti esauriti". "I passeggeri delle navette dalla stazione ferroviaria di Cernusco sono stati circa 170, 21 invece a Olgiate Molgora per Mondonico e il Monte di Brianza", spiega Marco Molgora, presidente del Parco del Curone. «Occorrono posteggi fuori dal Parco e che i visitatori raggiungano i sentieri e le diverse località a piedi – prosegue, sostenendo la strategia che si sta cercando di attuare – Bisogna sfruttare di più le stazioni ferroviarie, non solo di Cernusco e Olgiate ma anche di Osnago, come polo di interscambio per chi viene a visitare il nostro Parco e la nostra Brianza".