Casatenovo, incidenti sul lavoro aumentati: è un bollettino di guerra

Da gennaio a luglio 2.215 infortuni, 33 in più dell’anno scorso

L'azienda dove ha perso la vita l'operaio di Casatenovo

L'azienda dove ha perso la vita l'operaio di Casatenovo

Casatenovo (Lecco), 15 settembre 2019 - Gianluca Giovinazzo, morto solo l’altro ieri all’alba di venerdì 13 settembre all’età di 38 anni appena compiuti schiacciato da una pressa nell’allevamento di conigli di Rogoredo di Casatenovo dove lavorava fin da adolescente; Daniele Della Bella, lecchese appena 27enne che ha perso la vita sabato 11 maggio picchiando la testa contro alcun barre di metallo che stava scaricando da un camion sul piazzale dell’azienda di autotrasporti di Olginate dello zio; Gianluigi Bonfanti, imprenditore di 64 anni deceduto venerdì 1 marzo travolto da un macchinario che stava riparando nel capannone della sua ditta di Olgiate Molgora.

Nei primi nove mesi del 2019 sono tre le vittime di infortuni letali sul lavoro, tante quante nello stesso periodo del 2018.  Gli infortuni denuncia invece sono in aumento: da gennaio a fine luglio sono stati 2.215, 33 in più dei 2.182 dei primi sette mesi dell’anno scorso, in controtendenza rispetto al calo generale registrato invece nel resto della Lombardia. «Occorre di più per rafforzare la cultura della sicurezza, è evidente, anche alla luce di quanto accaduto l’altra mattina – commenta Enzo Mesagna, presidente del Cocopro, il Comitato consultivo provinciale sulla sicurezza negli ambienti di lavoro –. Bisogna investite ulteriori risorse, perché i soldi spesi perla sicurezza non sono un costo».

«Ritengo davvero importante che vengano istituiti nei paesi lombardi nuclei di vigili di supporto ai controlli effettuati dagli ispettori dell’Inail, che sarebbe positivo se aumentassero», aggiunge l’assessore regionale alla Sicurezza Riccardo De Corato. Dai primi accertamenti quanto successo al 38enne casatese sembra tuttavia non fosse prevedibile: dalla pressa che stava utilizzando per pressare alcune pelli di conigli si è staccata una piastra in metallo, probabilmente per un difetto di fabbricazione o l’eccessiva usura del macchinario, che ora è sotto sequestro. Intanto non è ancora stata fissata la data del funerale dell’operaio brianzolo, che lascia la moglie 26enne Serena sposata nel luglio 2018, una sorella più giovane che da piccola nel 2003 era rimasta coinvolta in un grave incidente con la porta del campo da calcio dell’oratorio che le era crollata addosso e una madre vedova.