Furti di prosciutti alla Vismara: i testi inchiodano il basista

E' il portinaio degli stabilimenti di Casatenovo il principale indiziato della sparizione di merce per 30mila euro

L’ingresso degli stabilimenti Vismara

L’ingresso degli stabilimenti Vismara

Casatenovo, 21 settembre 2018 - Il portinario della Vismara, basista dei furti avvenuti nell’autunno 2016, è stato inchiodato dalle deposizioni dei testi, tra cui il responsabile dello stabilimento Alberto Valagussa, e dagli agenti della Questura di Lecco che sono stati sentiti nell’udienza di ieri. Inoltre sono stati prodotti dei filmati, registrazioni video con telecamere posizionate nei pressi della portineria dello stabilimento di Casatenovo dove si sente la voce di Michele Venere, 42 anni, residente a Cesano Maderno.

Nella deposizione di Valagussa sono emersi altri particolari: dai sospetti perché trovato all’interno di un locale che era sempre chiuso in un giorno festivo fino alla sua auto che di notte si spostava sul piazzale della Vismara senza alcun motivo. L’azienda subì danni per 30mila euro dai furti. L’episodio chiave è stato quello della sera del 19 novembre 2016, quando la Polizia, coordinata dall’allora Capo della Squadra Mobile, Marco Cadeddu, dopo intercettazioni del basista e degli altri due imputati, Maurizio Arena, 50 anni, di Monza e Vittorio Rizzo, 49 anni, di Concorezzo, intervennero per sventare il furto di prosciutti. Durante la fuga l’auto dei ladri speronò le due pattuglie della Squadra Mobile. La ricostruzione del Commissario Marco Cadeddu e dei colleghi Marco Di Prinzio e Antonio Carella che intervennero sul posto, hanno fatto luce sull’intera vicenda. Il 15 novembre la parola passerà alla difesa dei tre accusati di rapina impropria.