Lecco, mancano infermieri in sala operatoria: rinforzi dal Mandic

Per garantire gli interventi chirurgici programmati avviata una procedura di mobilità d’urgenza

L'ospedale Manzoni

L'ospedale Manzoni

Lecco, 2 settembre 2018 - All'Alessandro Manzoni di Lecco mancano infermieri per le camere operatorie e i rinforzi arrivano dal San Leopoldo Mandic di Merate. Per garantire gli interventi chirurgici programmati al presidio di Germanedo nei giorni scorsi la direttrice delle Professioni sanitarie dell’Asst provinciale Anna Cazzaniga ha dovuto avviare una procedura di mobilità d’urgenza e chiedere a cinque infermieri che prestano servizio nel blocco operatorio del nosocomio brianzolo di trasferirsi per qualche giorno a lavorare in riva al lago.

Tra loro c’è anche un sindacalista della Rsu, la Rappresentanza sindacale unitaria interna, che si è offerto volontario per risparmiare la trasferta ad un altro collega. «Considerata la programmazione delle sedute operatorie del mese di settembre nel presidio ospedaliero di Lecco e di Merate, si rende necessario, per compensare tre lunghe assenze a Lecco, lo spostamento temporaneo in mobilità d’urgenza di alcuni infermieri», si legge nella lettera firmata appunto da Anna Cazzaniga.

Al San Leopolodo Mandic il trasferimento coatto non è stato affatto gradito, perché interpretato come un ulteriore depotenziamento della struttura meratese a favore di quella del capoluogo: a causa della carenza cronica di anestesisti infatti su sei camere operatorie solitamente ne vengono utilizzate solo quattro e vengono effettuati meno interventi di quelli che, almeno sulla carta, potrebbero essere svolti. Di contro tuttavia i componenti di una equipe infermieristica rimangono loro malgrado “disoccupati”: da qui la decisione di spostarli provvisoriamente a Lecco, dove invece il lavoro non manca di certo.