Cantieri teleriscaldamento Quattro anni di disagi

Lecco, almeno 16 chilometri di scavi: primi allacciamenti nell’ottobre 2023. I lavori potrebbero essere realizzati insieme al Quarto ponte della Superstrada

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di Daniele De Salvo

Quattro anni e almeno 16 chilometri di scavi, cantieri e lavori. È il prezzo da pagare, in aggiunta ai 45 milioni di euro stanziati per l’intervento, per realizzare la rete di teleriscaldamento che per cominciare servirà circa 20mila cittadini equivalenti di Lecco, Valmadrera e Malgrate. Se ne dovranno fare carico quanti abitano, lavorano o semplicemente passano nei tre paesi sul quel ramo del lago di Como che volge a mezzogiorno. I lavori cominceranno già quest’estate e proseguiranno fino al 2026, quando verranno collegati i due tratti del sistema di teleriscaldamento: quello di Valmadrera e Malgrate alimentato almeno fino al 2032 dai rifiuti provenienti da ogni parte d’Italia bruciati nel forno inceneritore di Silea, e quello invece alimentato dal recupero dei cascami termici della del processo produttivo di laminazione negli stabilimenti del Caleotto a Lecco. Inizialmente si era ipotizzato di unire le due dorsali attraverso un microtunnel sotto l’alveo dell’Adda, mentre è stato successivamente deciso di collocare le tubazioni all’interno del marciapiede del Ponte Nuovo. Ai lavori per i 16 chilometri di rete di condotti principali bisognerà poi aggiungere altri metri e metri di trincee per gli allacciamenti finali delle due maxi caldaie agli impianti di riscaldamento di condomini ed edifici pubblici. I lavori potrebbero essere svolti in concomitanza agli interventi per le opere infrastrutturali in programma per le Olimpiadi invernali di Milano – Cortina in programma nel 2026, tra cui la costruzione del cosiddetto Quarto ponte della Superstrada.

Per questo molti temono il caos viabilistico. "Il tracciato prevede un circuito di 16 chilometri di tubazioni, di andata a 95 gradi e ritorno a 60 gradi circa, attraverso i comuni di Lecco, Malgrate e Valmadrera – spiega e ammette il sindaco di Leccio Mauro Gattinoni -. Per quanto riguarda la nostra città, dall’Arlenico partiranno le principali dorsali di distribuzione che raggiungeranno i quadranti della città. Come è facile immaginare, vista la conformazione di Lecco, sarà molto delicata la fase di cantierizzazione".

Per limitare i disagi sono pervisti al massimo due scavi in contemporanea, allestiti in due parti differenti della città. I primi allacciamenti sono previsti per ottobre 2023.