Rischio crolli, a Calolziocorte chiudono altri due asili

Dopo Sala, il comune chiara inagibili anche le scuole dell'infanzia delle frazioni del Pascolo e Lorentino

Disagi in vista per i bambini e i propri genitori

Disagi in vista per i bambini e i propri genitori

Calolziocorte (Lecco), 27 settembre 2018 - Lo stato di salute delle scuole calolziesi non è per nulla rassicurante. Dopo la chiusura della scuola dell’infanzia di Sala, anche gli asili nido delle frazioni Pascolo e Lorentino subiranno la medesima sorte. «A seguito di alcune segnalazioni da parte delle insegnanti - ha spiegato il sindaco Marco Ghezzi - è stato dato l’incarico a un tecnico specializzato di effettuare controlli anche sulle altre scuole dell’infanzia delle materne del Pascolo e Lorentino. Purtroppo il problema riscontrato a Sala con lo sfondellamento del soffitto è stato rilevato anche in questi due edifici».

«In accordo con la dirigenza scolastica, l’amministrazione comunale ha deciso dunque di sospendere in via precauzionale l’attività nei due plessi. Ci stiamo attivando - continua il sindaco - per trovare adeguata sistemazione ai bambini, rispettivamente presso la primaria del Pascolo e la scuola di Rossino, in attesa di ulteriore decisioni». «Comprendiamo i disagi, ma restiamo convinti che prima di tutto vada salvaguardata la sicurezza dei bambini -continua il primo cittadino -. Purtroppo, le tre scuole dell’infanzia oggetto delle segnalazioni erano rimaste escluse dalle verifiche effettuate gli scorsi anni, e quindi non è stato possibile programmare l’intervento da questa amministrazione, che si ritrova a dover intervenire con procedura d’urgenza». La situazione sta mettendo in allarme anche i genitori dei ragazzi che frequentano gli altri plessi scolastici di Calolziocorte, una sorta di psicosi “da sfondellamento”. Intanto tra i genitori dei bimbi della frazione di Sala serpeggiano già malumori nei confronti dell’amministrazione.

«Questi controlli perché non sono stati effettuati nel periodo estivo - si chiedono - senza creare problemi ora che è iniziato il nuovo anno scolastico, creando disagi per tutti». Ora la patata bollente passa all’amministrazione che dovrà trovare una soluzione per collocare i ragazzi in nuovi edifici e garantire comunque le lezioni.