Calano i morti e gli ospedali respirano Il Covid in Lombardia fa meno paura

La pandemia rallenta ancora: il tasso di positività scende al 6,8%, mezzo punto in meno di domenica

BERGAMO

di Francesco Donadoni

Calano i contagi, e cosi anche l’area del Pronto soccorso del Papa Giovanni XXIII, denominata Pemaf (Piano di emergenza per massiccio afflusso di feriti), è stata riaperta ai pazienti non Covid. Si tratta dell’area che si era riempita dei primi malati di coronavirus nella primavera del 2020 con immagini che avevano fatto il giro del mondo e che era tornata ad essere dedicata ai pazienti Covid nei primi giorni del gennaio 2021.

Nei giorni scorsi questa parte del Pronto soccorso è stata nuovamente riaperta ai pazienti non affetti da virus. È un ritorno alla normalità, dopo due lunghi anni. "Questa quarta ondata – ha sottolineato Roberto Cosentini, direttore del Pronto soccorso del Papa Giovanni XXIII – ci ha messo molto in difficoltà perché c’era anche l’ondata parallela dei malati non Covid che affollano tutti i pronto soccorso. Ma ormai con la vaccinazione così diffusa, abbiamo un’arma che ci da buone speranze per il futuro.

Attualmente vediamo 250-300 malati al giorno, ce n’erano uno-due di coronavirus, ma nell’ultima settimana anche meno". L’impegno dei sanitari dell’ospedale cittadino in questi due anni di pandemia si può riassumere coi i numeri. Nella prima ondata (dal 1 gennaio al 20 settembre 2020) i ricoveri Covid totali, compresi quelli alla Fiera, all’ospedale di San Giovanni Bianco erano stati oltre 2.600 (quasi 450 con almeno un giorno in area critica). In quello stesso periodo i ricoveri non Covid avevano cifre davvero basse. Diverso è stato nelle altre due ondate, quelle comprese dal 1 gennaio 2021 con oltre 900 ricoveri Covid, e oltre 9.600 non Covid; nella terza ondata, da febbraio ad agosto 2021 oltre mille ricoveri Covid e quasi 16mila non Covid. Infine, da agosto a dicembre 2021 i ricoveri Covid sono stati 470 contro i quasi 13 mila no Covid. Un ritorno alla normalità a lungo atteso, dopo un inteso periodo che ha messo a dura prova gli operatori sanitari.