Caffè doppio e acqua al bar, salasso da venti euro vista lago

Non è servito lo zucchero per rendere più dolce il conto che si è visto presentare ieri una signora lecchese che ha deciso di concedersi una pausa in un bar del lungolago.

Per un caffè doppio e una bottiglietta d’acqua seduta a un tavolino lungo la passeggiata si è vista presentare un conto di venti euro tondi tondi: dieci per il caffè e altrettanto per l’acqua, non si sa se minerale o gassata. Strabuzzare gli occhi e accennare una timida protesta non è servito a nulla, l’esercente si è limitato a replicare che i prezzi erano esposti e se non voleva pagare così tanto avrebbe dovuto proseguire e andarsi a bere il caffè altrove.

Alla donna non è rimasto che pagare e affidare la sua protesta ai social, denunciando l’accaduto. Non si tratta di un fenomeno nuovo, in passato a più riprese i turisti, in particolare quelli stranieri, avevano denunciato la loro sorpresa di fronte a conti anche a due zeri per consumazioni del tutto ordinarie.

L’altro lato della medaglia di Lariowood dove c’è chi paga anche più di duemila euro al giorno per trascorrere una vacanza sognando di incrociare George Clooney o Lady Gaga.

A differenza delle altre volte però stavolta il salasso rischia di alimentare l’eterna rivalità tra comaschi e lecchesi, vicini di casa scomodi adesso divisi anche sul prezzo del caffè al bar.

R.C.