Ha salvato un uomo nel fiume: premiato l'ex brigadiere eroe

Il prefetto di Lecco ha proposto anche un'onorificenza al merito della Repubblica per il brigadiere capo in congedo Gianfranco Frizzera

Il prefetto premia il brigadiere capo in congedo Gianfranco Frizzera

Il prefetto premia il brigadiere capo in congedo Gianfranco Frizzera

 

Lecco, 20 giugno 2021 – Quando un 44enne si è buttato nell'Adda per compiere un gesto estremo, l'ex carabiniere si è tuffato anche lui nel fiume per salvarlo. Per quel gesto il brigadiere capo in congedo Gianfranco Frizzera, 68 anni, in pensione dal 2002, è stato premiato con una targa dal prefetto di Lecco Castrese De Rosa che ha proposto l'ex militare anche per una onorificenza al merito della Repubblica.

“Gli ho consegnato una targa per il nobile gesto compiuto il 26 maggio scorso, quando, transitando sul ponte Azzone Visconti a Lecco, ha notato un uomo che si era gettato nell'Adda, e lanciandosi anche lui gli ha salvato la vita – spiega il prefetto -. I Carabinieri, come tutti gli operatori di polizia, sono esempi lampanti di dedizione al servizio e di altruismo sempre”. La targa al brigadiere in pensione è stata consegnata durante una visita alla sede provinciale dell'Anc, l'Associazione nazionale carabinieri in congedo di Lecco, che conta 7 sezioni a Barzio, Brivio, Calolziocorte, Colico, Missaglia, Olginate ed oltre 600 iscritti, che continuano a svolgere servizio di volontariato, assistenza e anche vigilanza.

“Non sono un eroe – ha ribadito emozionato l'ex sovrintendente durante la semplice ma suggestiva cerimonia, a cui ha preso parte anche il colonnello Igor Infante, comandante dell'Arma lecchese -. Ho fatto solo quello che era giusto fare”. Il brigadiere, che abita vicino al posto dove si stava per consumare la tragedia, la mattina di mercoledì 26 maggio stava camminando verso il ponte Vecchio, dove il lago di Como diventa Adda e la corrente quindi è molto forte. “Ho visto un uomo scavalcare la balaustra – ricorda -. Ho provato a convincerlo a non buttarsi, ma mentre stavo telefonando ai soccorritori, lui d'improvviso si è tuffato di testa da un'altezza di circa 6 metri. Io ero già pronto al peggio, mi ero posizionato in un giardinetto appena sotto, ho appoggiato il telefonino che avevo in mano a terra e mi sono buttato. Sono riuscito ad afferrarlo prima che la corrente lo trascinasse via”.