Neonato morto a Ballabio, i genitori di Liam davanti al giudice

La Procura di Lecco depositerà la richiesta di rinvio a giudizio

L'ospedale di Lecco dove è spirato il piccolo

L'ospedale di Lecco dove è spirato il piccolo

Lecco, 22 febbraio 2018 - I genitori del piccolo Liam, morto il 15 ottobre 2015, a soli 28 giorni, dovranno rispondere davanti al Giudice delle udienze preliminari dell’accusa di omicidio volontario. La Procura depositerà nelle prossime ore la richiesta di rinvio a giudizio per Aurora Ruberto e Fabio Nuzzo. Il Procuratore capo, Antonio Angelo Chiappani, e il Pm Cinzia Citterio, hanno predisposto il provvedimento, circostanziando i fatti. Dopo quasi due anni e mezzo dalla morte del neonato, si riapre così il caso e sarà fissata l’udienza preliminare in cui i genitori, residenti a Ballabio, dovranno rispondere. Il difensore della famiglia Nuzzo, l’avvocato Marco Sangalli, prepara le contromosse, sulla base della perizia che è stata interamente videofilmata.

Dall'esame autoptico sono emersi problemi polmonari del neonato e i tre consulenti della Procura, l’anatomopatologo Paolo Tricomi, il pediatra neonatologo Massimo Agosti e il radiologo Carlo Bianchi Bosisio, nella relazione finale hanno scritto che si è trattato di morte per soffocamento. Da chiarire se si è trattato di un atto volontario e da parte di chi dei due genitori. Il neonato era stato per due volte ricoverato nel reparto di Pediatria dell’ospedale Manzoni di Lecco: nel primo caso per una caduta accidentale dalle braccia della madre, poi per un problema che avevano evidenziato i genitori che si rivolsero immediatamente ai medici del Manzoni.

Liam, nei 28 giorni di vita, 10 li ha trascorsi in una culla dell’ospedale di Lecco. Venne dimesso tre giorni prima della morte. Medici e infermieri della Pediatria, che erano stati coinvolti nella prima fase dell’inchiesta, sono stati scagionati. La Procura ha avanzato per due volte la richiesta di archiviazione, mentre il Gip Paolo Salvatore, dopo aver respinto una prima volta l’istanza, ha deciso per l’imputazione coatta indicando il reato: omicidio volotario. Ora con il provvedimento disposto dalla Procura, il Gup Massimo Mercaldo fisserà l’udienza preliminare e in quella sede sarà definita la posizione della coppia.