Lecco, una persona al giorno soccorsa sulle montagne del Lario

Il bilancio dell’attività della XIX Delegazione lariana del Soccorso alpino. In 24 hanno perso la vita in quota

Elisoccorso

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Lecco, 19 gennaio 2020 - Hanno salvato quasi una persona al giorno i tecnici del Corpo nazionale del soccorso alpino e speleologico della XIX delegazione lariana. Nel 2019 hanno effettuato 345 interventi, durante i quali hanno assistito 343 escursionisti ed alpinisti in difficoltà. Complessivamente le missioni di soccorso hanno impegnato 1.643 soccorritori per un totale di 15.534 ore di «lavoro». Dei 335 interventi, 33 sono stati quelli che hanno riguardato la ricerca di persone disperse, 2 quelli in forra e altrettanti in ambiente ipogeo. 

Le persone recuperare o ritrovate morte sono state 24, il 33,8% delle quali per cadute, il 15,7%perché hanno accusato un malore fatale e il 9,6% perché si sono perse. Gli interventi dei soccorritori della stazione di Dongo sono stati 16, 43 dei tecnici della stazione del Lario Orientale e del Ceresio, 103 di Lecco, 4 di Pavia e Oltrepo, 43 del Triangolo Lariano, 135 della stazione della Valsassina e Valvarrone e 28 di Varese, che sono le sette stazioni che costituiscono la XIX delegazione lariana. «Il maggior numero di incidenti accade durante l’attività di escursionismo, con 175 casi pari al 12.9%, a seguire di alpinismo con 38 casi, oppure durante la permanenza in alpeggio 19 casi, mentre in 18 casi hanno coinvolto cercatori di funghi», piegano dal Cnsas lombardo.

Per quanto riguarda la stazione della Valsassina e Valvarrone, che è la più attiva, i dati sono in linea con l’anno precedente, con un numero totale di interventi di soccorso pari a 135 interventi e 119 persone soccorse, rispetto ai 115 interventi e alle 125 persone soccorse del 2018. Invariato il numero di persone decedute: 9. Per le 135 operazioni di soccorso, sono stati impegnati 620 soccorritori equivalenti, per un numero di ore pari a 9.966, mentre l’anno precedenti eranostati impegnati 580 volontari.  «Oltre agli interventi di soccorso ordinario, si evidenzia in particolare l’importante attività di ricerca nel mese di maggio nella zona dei Pizzi di Parlasco, con 15 giorni di attività, per un totale di 165 tecnici impegnati – sottolineano dal Soccorso alpino -. Le giornate impiegate nel mese di giugno per l’emergenza maltempo a Primaluna sono state 10. Rientra fra le attività svolte anche quella di protezione civile nel mese di agosto a Casargo».