Svincolo chiuso per il cantiere a Bellano, cittadini infuriati : "Nessuno lavora" / VIDEO

L'ordinanza prevede la chiusura di notte per favorire gli interventi di manutenzione

Lo svincolo di Bellano

Lo svincolo di Bellano

Bellano, 20 luglio 2018 - Svincoli della Super a Bellano chiusi di notte per lavori in corso, ma nessuno lavora. Le rampe di accesso e uscita della Statale 36 del lago di Como e dello Spluga rimangono però lo stesso sbarrate, obbligando residenti e villeggianti a un lungo giro dell'oca per raggiungere e lasciare il paese. A riferirlo è Edi Parolo, che a Bellano ci abita e che per quattro notti consecutive ha verificato che l’intervento di sostituzione delle barriere laterali di sicurezza lungo gli svincoli del viadotto Pioverna - in seguito al quale è stata disposta la chiusura rampe in ingresso e in uscita dello svincolo di Bellano dal 16 luglio al 4 agosto dalle 21 alle 5 di mattina - in realtà pare non sia neppure cominciato, nonostante però ogni sera alle 21 in punto vengano istituiti i posti di blocco con transenne e divieti di transito.

"Lo scorso venerdì sera mentre stavo tornando a casa ho trovato lo svincolo di Bellano chiuso e ho dovuto proseguire fino a Lecco per poi ritornare indietro, allungando il percorso di una sessantina di chilometri – racconta -. Per curiosità mi sono fermato a guardare quali lavori stessero svolgendo, ma non c’era nessuno all’opera, se non due operai che, una volta terminato di pulire la carreggiata, si sono rintanati su un furgone senza più fare nulla. Lo stesso è successo le sere e le notti precedenti". L’attento bellanese ha pure documentato la situazione con diversi e ripetuti filmati in serie girati a più riprese con il proprio smartphone, per testimoniare la denuncia.

"È assurdo obbligare noi cittadini a perdere tempo e spendere soldi in chilometri di viaggio inutili. Tra l’altro anche i soccorritori sulle ambulanze devono rispettare i divieti di transito, allungando i tempi di intervento e inoltre è cominciata pure la stagione turistica". In molti si sono appellati direttamente al sindaco Antonio Rusconi. "Ho ricevuto parecchie segnalazioni e lamentele in merito – il primo cittadino -. Chiederò certamente conto a chi di dovere". Da Anas invece al momento non è stata rilasciata alcuna dichiarazione.