Bellano, mecenati cercansi per la Cà del Diavul

Con l'Art bonsu l'Amministrazione intende sistemare la Casa del Diavolo dell'Orrido e l'ex Cotonificio

La Cà del Diavol di Bellano

La Cà del Diavol di Bellano

Bellano (Lecco), 16 giugno 2017 – Mecenati cercansi per l'Orrido e per l'ex Cotonificio di Bellano.

“È noto a tutti come i bilanci odierni dei piccoli Comuni non permettano di realizzare grandi opere – commenta il Vicesindaco Thomas Denti -. Arrendersi significa però perdere in partenza, per questo come amministrazione comunale battiamo tutte le strade possibili per ottenere finanziamenti, aprire nuove possibilità, trovare soluzioni. Sappiamo che opere come una riqualificazione massiccia e mai compiuta dell’Orrido o trovare una destinazione all’ex cotonificio Cantoni non sono fattibili in autonomia, ma perché non provarci?”. E il tentativo passa attraverso l'Art bonus: “E' un'iniziativa promossa dal Ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo che permette a chiunque di diventare un mecenate; ogni persona può compiere un’erogazione liberale in denaro a sostegno di opere sul patrimonio culturale italiano. Il donatore sarà beneficiario del credito d’imposta nella misura del 65%”, spiega il sindaco Antonio Rusconi. “Abbiamo ritenuto importante partecipare all'iniziativa visto che abbiamo individuato nell’intervento di riqualificazione dell’antica torre della Cà del Diavol presso l’Orrido di Bellano il progetto a cui destinare i proventi del Decreto Art bonus. In questo modo chiunque, attraverso un bonifico bancario, potrà contribuire a quest’opera”, prosegue il primo cittadino.

C'è poi il bando regionale Attract per attrarre investimenti in Lombardia. “Abbiamo partecipato nel 2017 a questo bando regionale ed il nostro progetto è stato accettato – racconta sempre il sindaco –. Siamo gli unici in provincia di Lecco tra i 56 Comuni lombardi idonei. Crediamo sia una prima importante e concreta azione per provare a trovare uno o più investitori interessati a riqualificare l’ex cotonificio in un progetto a valenza turistica-culturale. La Regione e appositi consulenti ci accompagneranno nella ricerca di investitori attraverso piani specifici e promozione a livello nazionale e internazionale, mentre come Comune abbiamo previsto incentivi economici e fiscali per chi è interessato ad investire per la riqualificazione del Cotonificio”.LA CA' DEL DIAVOL - All’inizio del percorso che conduce all’Orrido sorge la Casa del Diavolo o Cà del Diavol, una torre a ridosso del fiume Pioverna. Non se ne conosce l’origine e la funzione ma da una stampa risalente al 1834 si sa che in quell’anno era già esistente, anche perché in alcuni scritti se ne trova traccia già nel '600. Si ipotizza servisse per controllare la navigazione del lago. Il suo nome è legato alle figure mitologiche, fra cui un satiro, che decorano la facciata dell’ultimo piano. La torretta ha quattro piani e un fascino tutto suo, che ha fatto nascere numerose leggende sulle reali funzioni dell'edificio, ispirati ai simboli esoterici tracciati sui muri.L'EX COTONIFICIO – L'ex Cotonificio risale al 1859 quando i Badoni di Lecco impiantarono un laminatoio ai piedi dell’Orrido di cui sfruttavano l’enorme massa di acqua. Successivamente Eugenio Cantoni affittò gli opifici esistenti e iniziò lo sua attività di filatura. Nel 1868 lì funzionavano 8.600 fusi. Lo stabilimento fu ricostruito nel 1898 dopo un disastroso incendio e venne costruita una nuova casa per i dipendenti, chiamata il Convitto. Gli occupati superavano il migliaio e giungevano da tutti i paesi della zona. Di questo grande sviluppo industriale oggi resta solamente il grande stabilimento Cantoni di Via Roma, in pietra di Moltrasio, un esempio straordinario di archeologia industriale.