Banche dati finalmente in rete Vita difficile per evasori e furbetti

Dalle dichiarazioni d’intenti alla fase operativa con l’intesa sottoscritta da Comune ed Entrate

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di Daniele De Salvo

Non ci sono Pos né innalzamento del tetto del contante che tengano. A Lecco il sindaco Mauro Gattinoni e il direttore dell’Agenzia delle entrate Stefano Valente hanno siglato un’intesa per rendere la vita difficile a evasori e furbetti del Fisco. L’accordo prevede il controllo incrociato e lo scambio di dati per verificare se i conti delle tasse, richieste e pagate dai contribuenti, tornano.

I funzionari di Amministrazione comunale ed Entrate potranno così compilare una sorta di redditometro in base a proprietà immobiliari, servizi pubblici richiesti, 730, Modelli unici e altri parametri. In caso di discrepanze verranno attivati automaticamente degli alert che faranno scattare i controlli. Non si tratta di un’anteprima assoluta, ma finora alle intese formali e alle dichiarazioni d’intenti non sono seguite azioni concrete a causa di alcune difficoltà tecniche nel mettere in rete le diverse banche dati. "Ora passiamo alla fase operativa", assicura Stefano Valente.

“Osservati speciali“ i titolari di residenze più o meno fittizie sia fiscali sia di residenza all’estero, magari proprio per non pagare balzelli; palazzinari e immobiliaristi che comprano e vendono terreni e speculano su eventuali plusvalenze; commercianti e operatori del Terzo settore, che incassano contributi pubblici a fondo perduto.

"La condivisione di dati e lo scambio reciproco di informazioni ci permetteranno di controllare possibili discrepanze", spiega Gattinoni. Nel Lecchese i Finanzieri del colonnello Emilio Fiora hanno scoperto e denunciato 66 evasori totali e 1.110 furbetti del reddito di cittadinanza solo nei primi cinque mesi di quest’anno. E hanno recuperato centinaia di migliaia di euro destinati all’accoglienza e all’assistenza ai migranti utilizzati invece per altro dai vertici di una coop.