Banca del latte materno di Lecco, un dono che vale la vita

I volontari dell’Auser hanno provveduto al trasporto della prima consegna. Il prezioso liquido aiuta i piccoli molto prematuri a superare il periodo critico

Il reparto di patologia neonatale all'ospedale Manzoni di Lecco

Il reparto di patologia neonatale all'ospedale Manzoni di Lecco

Lecco, 25 ottobre 2020 - Una banca dove non si custodiscono né si investono e nemmeno si prestano soldi, ma qualcosa di molto più prezioso, senza chiedere tra l’altro il pagamento di commissioni o interessi. Si tratta infatti di una Banca del latte umano per i bambini nati prematuri – e assistiti dai sanitari della Terapia intensiva neonatale dell’ospedale di Lecco – che le mamme non possono allattare. I “vigilantes” della Banca del latte materno sono i volontari dell’Auser cui è affidato il compito di ritirare direttamente a casa delle donatrici il latte e di scortarlo come vere e proprie guardie giurate a bordo di mezzi portavalori fino all’Alessandro Manzoni.

Il primo ritiro e la prima consegna – direttamente nelle mani del primario del reparto di Neonatologia e Terapia intensiva neonatale dell’Azienda socio-sanitaria territoriale lecchese Roberto Bellù – sono stati effettuati nei giorni scorsi da Calolzicorte. "Custodiamo il latte raccolto e donato in una speciale borsa termica e in appositi contenitori affinché non si deteriori – spiega il presidente di Auser provinciale Claudio Dossi –. È un servizio sociale fondamentale per i neonati pretermine più a rischio. Auspichiamo che tante altre mamme ora si rendano disponibili a donare". Altri ritiri e “scorte” sono già in programma su tutto il territorio grazie anche al contributo dei benefattori dell’associazione Cancro primo aiuto.

Le donazioni dovrebbero consentire di coprire completamente il fabbisogno di latte per neonati pretermine nati e ricoverati nella Terapia intensiva neonatale lecchese. "Il latte materno protegge dalle infezioni sistemiche e del tratto gastroenterico, favorisce lo sviluppo cerebrale e stimola il potenziamento del sistema immunitario", spiega il primario.

Sono una sessantina i bimbi prematuri di meno di 32 settimane di gestazione assistiti all’Alessandro Manzoni, dove sono stati salvati anche piccoli che alla nascita pesavano mezzo chilo appena. Circa un quarto delle loro madri non dispone di latte proprio e proprio grazie a latte donato i piccoli hanno molte possibilità in più di farcela.