Baby piromani bruciano la cassetta del bookcrossing

Il sindaco Mauro Gattinoni: "Mi chiedo dove siano i genitori di questi ragazzi"

Scena da Fahrenheit 451 l’altra notte in stazione a Lecco, dove è stata bruciata la cassetta del bookcrossing installata all’imbocco del sottopasso. A incendiare i libri non sono stati i vigilantes di una dispotica società futuristica in cui è vietato leggere, come nel celebre romanzo di Ray Bradbury e l’altrettanto famoso film di François Truffaut, ma alcuni ragazzi. Le telecamere del sistema di videosorveglianza comunale li hanno immortalati all’opera e inquadrati in viso e gli agenti della Polizia locale del comandante Monica Porta li stanno identificando. "Bruciare libri non è mai un bel segnale, evoca brutti ricordi, ma non si tratta di delinquenti, il gesto che hanno compiuto più che una situazione di illegalità denota semmai un problema educativo – commenta il sindaco Mauro Gattinoni -. Per questo mi chiedo se non avessero niente di meglio da fare e dove stessero i genitori mentre i loro giovani figli all’1.47 di notte erano in giro ad incendiare la cassetta del bookcrossing". La cassetta verrà sostituita: "Il progetto del bookcrossing, amato da tanti lecchesi, deve proseguire – conferma il primo cittadino -. Continuiamo a investire in cultura, la migliore risposta all’ignoranza". Un volta identificati e rintracciati i baby-piromani dovranno ripagare il danno, magari svolgendo anche qualche ora di lavori socialmente utili. D.D.S.