Auto rimosse per la parata Sale la protesta

Il sindacalista Azzaro invita a non pagare multe "Non c’è stata informazione"

Disobbedienza civile contro le multe per le auto in sosta vietatta rimosse nella giornata di domenica durante la parata delle migliaia di penne nere del Secondo raggruppamento a Lecco. A incitare alla “diserzione“ è Enrico Azzaro, sindacalista della Uil, uno dei tanti che l’altro giorno non hanno trovato più la propria macchina, trainata in deposito perché parcheggiata lungo il percorso della sfilata degli alpini. Tra vetture e moto ne sono state rimosse a forza almeno un centinaio.

"Non c’è stata un’adeguata informazione e segnaletica che avvisasse chiaramente che era vietato parcheggiare – denuncia il sindacalista, fotografie alla mano –. Chi ha avuto la rimozione del proprio veicolo e pensa di aver subito un torto ed è in grado di dimostrarlo, non paghi la multa". L’esponente della Uil preannuncia inoltre una sorta di class action davanti al giudice di pace. "Gli agenti della polizia locale non hanno minimante pensato che forse ci fosse qualcosa che non andava – prosegue Enrico Azzaro –. Troppe persone hanno disatteso l’ordinanza comunale sui divieti. Delle due l’una: o un’inciviltà diffusa, oppure una pessima informazione. Nel programmare gli eventi, che indubbiamente sono nell’interesse di tutti, occorrerebbe che dall’amministrazione li organizzassero nel rispetto dei cittadini".

Daniele De Salvo