Asili, che lusso: a Lecco i più cari d’Italia

La retta mensile media è di 515 euro al mese, mentre la media nazionale è di 303 euro. A Como va meglio con 388 euro

Una classe d'asilo

Una classe d'asilo

Lecco, 9 novembre 2019 - L’asilo nido a Lecco è quasi un lusso che in pochi genitori si possono permettere. La retta mensile media è di 515 euro, in assoluto la più cara di tutta Italia. L’unica nota positiva per mamme e papà che iscrivono il propri figli al nido è che le tariffe non sono aumentate.

A Como, dall’altra parte del lago, il servizio è decisamente più accessibile, nonostante un lieve rincaro di nemmeno il 2% rispetto al passato, con una rette mensile media di 388 euro rispetto ai 381 del precedente anno scolastico. A Sondrio si spendono invece 421 euro, lo 0,7% in più dei 418 del 2018/’19. A far di conto sono i volontari della onlus Cittadinanzattiva.  «Una famiglia media lombarda, con un bimbo al nido, spende al mese 366 euro nell’anno in corso 2019-20, mentre la media nazionale è di 303 euro - spiegano -. Lecco è il capoluogo di provincia più caro di Italia, con una retta mensile di 515 euro». Si tratta di una cifra cinque volte superiore ai 100 euro di Catanzaro, la realtà meno cara dello Stivale. Sondrio invece a livello regionale si piazza sul gradino più basso del podio, in terza posizione, nella poco invidiabile classifica delle città capoluogo di provincia più salate per gli asili, menre Como è in quinta. «Le regioni settentrionali si caratterizzano per una spesa media per le famiglie più elevata, ma in decremento rispetto all’anno precedente», commentano sempre da Cittadinanzattiva.

Anche i genitori dei figli più grandi che frequentano già le scuole dell’obbligo devono mettere mano al portafogli: devono infatti pagare il costo della mensa. Nella città manzoniana il pranzo in refettorio costa 4,63 euro, sia alla materna, sia alla primaria, per una spesa mensile di 93 euro che, nel corso dell’intero anno, diventano 833. Le cifre sono identiche anche dall’altra parte di quel ramo del lago di Como che volge a mezzogiorno. A Sondrio invece si riasparmia qualcosina, cioè 2 centesimi al dì, che fanno 1 euro in meno al mese e nel complesso poco più di tre in meno all’anno: il costo mensile della mensa nella «capitale» della Valtellina è infatti di 92 euro e quello annuale di 830. A tirare le somme sono sempre gli esperti di Cittadinanzaattiva: «Il costo mensile, nell’anno 2019-20, sostenuto da una famiglia media lombarda con reddito Isee di 19.900 euro e un un bimbo alla primaria o alla scuola dell’infanzia, ammonta per la mensa a 95 euro. A livello nazionale la media è di oltre 80 euro. In Lombardia si va dai 67 euro di Milano ai 118 di Brescia».