Arretrati non pagati I bambini a scuola salteranno il pasto

Calolziocorte: "Ma continueremo ad aiutare chi è in difficoltà"

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Chi non paga non mangia, come i bambini cattivi mandati a letto per punizione senza cena. A Calolziocorte però i "cattivi" sono eventualmente i genitori che non saldano gli arretrati del servizio di refezione scolastica dei figli, sebbene poi a pagarne le conseguenze siano questi ultimi, perché non si siederanno a tavola con i propri compagni. A settembre gli alunni su cui pendono insoluti per la mensa non potranno essere iscritti al servizio di mensa a scuola. Il sindaco Marco Ghezzi aveva avvisato per tempo, già da febbraio e poi di nuovo ad aprile, quando i gestori del servizio avevano minacciato di lasciare tutti a bocca asciutta perché tanti papà e mamme non pagavano il pasto dei pargoli. Tanti significa tanti: il 30%, con insoluti complessivi arrivati a 25mila euro. Tra l’altro risulta non si trattasse di persone in difficoltà economiche per la crisi innescata dal Covid né di cassintegrati o disoccupati, ma di "sbadati" che si erano dimenticati di saldare il conto o ritardatari cronici, menefreghisti e habituè dello "scrocco". Molti, dopo la moral suasion si sono decisi a mettere mano al portafogli, regolarizzare la posizione dei propri rampolli ed estinguere il debito, chi di poche decine di euro, chi di centinaia, qualcuno di un migliaio di euro. Molti, però non tutti: da qui l’aut aut, con l’ultimatum che scade al suono della prima campanella.

La misura drastica non riguarda o non dovrebbe riguardare i bambini i cui genitori stanno affrontando una situazione di disagio finanziario. "I figli di coloro che non pagano perché proprio non possono, non perché non vogliono, usufruiranno lo stesso della mensa – assicura l’assessore ai Servizi alla persona Celestina Balossi -. Abbiamo sempre sostenuto in vari modi e con diverse forme di contributi e bonus chi ha bisogno e continueremo a farlo". Sono previsti esenzioni e sconti in base all’Isee, che riguardano già circa 250 alunni. Per dare una mano a chi è in difficoltà il sindaco ha lanciato un appello ai contribuenti calolziesi, affinché destinino il 5 per mille ai Servizi sociali del Comune. Daniele De Salvo