Appalti per la camorra: preso ex manager Rfi

Paolo Grassi, ingegnere di 50 anni, ora è ai domiciliari: sarebbe stato un infiltrato di Sandokan e dei casalesi per favorire imprenditori amici

Migration

GALBIATE

di Daniele De Salvo

Sarebbe stato un infiltrato di Sandokan e dei casalesi in Rfi per pilotare appalti pubblici e assegnarli a imprenditori vicini ai camorristi. Per questo ieri mattina all’alba i carabinieri hanno arrestato a Galbiate Paolo Grassi, ingegnere di 50 anni compiuti l’1 settembre, ex dirigente di Rete ferroviaria italiana. Ora l’ex manager pubblico, originario di Vimercate e arrivato in paese nel 2016 dopo essersi trasferito da Oggiono, è ai domiciliari. Sono stati i militari del Comando provinciale di Caserta arrivati apposta in trasferta in provincia di Lecco a notificargli la misura di custodia cautelare firmata firmata dal Gip del tribunale di Napoli Giovanna Cervo su richiesta dei magistrati antimafia Antonello Ardituro e Graziella Arlomede della Dda della Procura partenopea.

Il 50enne era attenzionato e indagato almeno da 2019 perché, secondo investigatori e inquirenti, si sarebbe occupato di alcune commesse affidate tramite subappalti a imprenditori molto vicini al 58enne ‘o trick Vincenzo Schiavone e al 68ene Nicola Schiavone, quest’ultimo padrino di battesimo dell’omonimo Nicola Schiavone, figlio del suo coetaneo Sandokan, capoclan dei Casalesi in carcere dal 1998. Proprio in seguito al suo coinvolgimento nell’inchiesta era stato licenziato insieme ad altri colleghi: "Altri quattro ex dipendenti, raggiunti da provvedimenti restrittivi e già in passato oggetto di indagine, sono stati licenziati e non sono più in organico", confermano da Rfi. Sono state eseguite in tutto 35 misure cautelari tra le province di Napoli, Caserta, Roma, Bari e appunto e Lecco. Non è la prima volta che in provincia di Lecco, solitamente feudo della ‘ndrangheta, si scopre la Camorra. A Osnago è stata confiscata una villetta ad un faccendiere di 60 anni del clan del 63enne Michele Zagaria, altri boss dei casalesi. Nel 2013 invece a Casatenovo, nell’ambito dell’inchiesta "Briantenopea" sono finiti in manetta la figlia e il genero all’epoca di 24 e 25 anni di Peppe ‘o curt, cioè Giuseppe Esposito, che oggi ha 68 anni, ritenuto il boss della camorra campana in Brianza.