Crollo del ponte di Annone, la vedova: "Morì mio marito, ma visitano me"

La denuncia della donna, dopo la chiamata di Anas: "Se si intende avviare la procedura per un risarcimento ci dev’essere un contatto differente"

Il crollo del cavalcavia di Annone

Il crollo del cavalcavia di Annone

Lecco, 12 settembre 2020 - Una telefonata interlocutoria, ma irricevibile. Augusta Brusadelli, vedova di Claudio Bertini, 65 anni, di Civate, vittima del crollo del cavalcavia di Annone Brianza ha ricevuto una richiesta per conto di Anas: «Per avviare la pratica del risarcimento dovrebbe sottoporsi a una visita medica».

Dopo oltre tre anni e mezzo dalla tragedia e alla vigilia del processo, dove rimase schiacciato e morì il marito, ha avuto un primo contatto con Anas. «È stata subito respinta – spiega l’avvocato Biagio Giancola – se si intende avviare la procedura per un risarcimento ci dev’essere un contatto differente e non certamente una richiesta di quel genere». Da parte di altri enti – in particolare la Provincia di Lecco – non è giunta alcuna telefonata. «Non mi aspettavo nulla - prosegue la vedova - però un segnale di vicinanza da parte di chi gestisce un bene pubblico sarebbe stato gradito. Spero che il processo faccia il suo corso veloce».

In attesa di risarcimento anche i feriti e l’autista del camion che ha provocato il crollo del cavalcavia, Vasile Ciorei, che ha riportato gravi conseguenze fisiche: «Finora – afferma il suo avvocato, Giuseppe Sorcinelli – non hanno risposto gli enti pubblici, attendiamo le assicurazioni». Ha un’invalidità attorno al 50% e l’Inail gli versa mensilmente 600 euro.

Ieri, davanti al giudice monocratico del tribunale di Lecco, Enrico Manzi, è iniziato il processo per i quattro indagati, accusati di omicidio colposo, disastro colposo e cooperazione in disastro colposo: Andrea Sesana, funzionario del settore viabilità della Provincia di Lecco, Giovanni Salvatore, dirigente Anas, Silvia Garbelli, funzionario del settore Infrastrutture della Provincia di Bergamo e Angelo Valsecchi, all’epoca dei fatti dirigente del settore viabilità della Provincia di Lecco.  Angelo Panzeri