Crollo del cavalcavia di Annone, prima sentenza: un anno e due mesi a un tecnico

Patteggiata la pena per le accuse di disastro stradale, omicidio stradale e crollo

Il crollo del cavalcavia sulla superstrada

Il crollo del cavalcavia sulla superstrada

Annone Brianza (Lecco), 3 giugno 2020 - Prima sentenza sul crollo del ponte di Annone. Il tecnico che aveva redatto uno studio per conto di Anas prima del crollo, sostenendo che non ci fossero problemi statici alla struttura, ha patteggiato un anno e due mesi per omicidio colposo, disastro colposo e crollo di infrastruttura.Pena sospesa. Stabilito il risarcimento delle spese legali delle parti. Altri quattro indagati sono stati rinviati a giudizio l'11 settembre 2020. 

Alle 17.20 del 28 ottobre 2016 il ponte di Annone Brianza crollò al passaggio di un Tir della ditta Nicoli di Bergamo: morì Claudio Bertini, 65 anni, di Civate, che stava transitando al volante della propria Audi e rimasero ferite altre sei persone. La Procura di Lecco aveva chiesto il rinvio a giudizio per Angelo Valsecchi, ingegnere, 54 anni, dirigente area Viabilità e Infrastrutture della Provincia di Lecco, Andrea Sesana, ingegnere, 38 anni, funzionario del Servizio concessioni e reti stradali della Provincia di Lecco, Giovanni Salvatore, ingegnere, 59 anni, capo settore manutenzione Anas e responsabile statale 36, Silvia Garbelli, 59 anni, funzionario Pianificazione territoriale e grandi infrastrutture della Provincia di Bergamo, e Roberto Torresan, ingegnere di Busto Arsizio, 56 anni, libero professionista, che oggi ha patteggiato davanti al gup. All'udienza c'era anche la moglie di Claudio Bertini: "Vorrei che questo processo serva da esempio a tutti quelli che dovrebbero lavorare per la nostra sicurezza".