Annone, il pieno di metano nell’auto? Dall’impianto di rifiuti

Il 2021 è l’anno di Annone: verrà prodotto biogas sfruttando i residui vegetali Ma il sindaco e alcuni cittadini contestano il progetto temendo i miasmi

Dall'impianto di biogas combustibile per le auto

Dall'impianto di biogas combustibile per le auto

Annone Brianza (Leco, 19 gennaio 2021 -  "C’è un cielo pulito oggi, perché il metano ti dà una mano", recitava il jingle di un celebre spot di fine anni ‘80. Anche a smaltire i rifiuti. Ad Annone Brianza verrà realizzato un impianto di produzione di biogas sfruttando l’umido e i rifiuti vegetali. A commissionare l’intervento sono i vertici di Silea, la municipalizzata per la raccolta e lo smaltimento dell’immondizia i provincia di Lecco e anche oltre. Verrà realizzato in località Tessera, dove si trova già l’impianto di compostaggio della Spa provinciale della spazzatura e dove mediamente confluiscono e vengono trattate circa 30mila tonnellate annue di rifiuti provenienti dalla raccolta differenziata dell’umido da cucina, cioè la cosiddetta forsu o frazione organica del rifiuto solido urbano, e del verde di sfalci e potature. Attualmente la montagna di umido fondamentalmente diventa compost organico naturale per coltivazioni intensive, utilizzato da agricoltori, coltivatori e florovivaisti in sostituzione ai fertilizzanti chimici ma anche per i cittadini che possono ritirarlo gratuitamente direttamente in loco, il che è già un gran bel risultato per l’ambiente. In futuro però svilupperà pure metano che potrà essere venduto e utilizzato soprattutto per fare il pieno alle auto e agli altri veicoli ecologici alimentati a gas. Se ne parla ormai da un paio d’anni, ma, salvo imprevisti, il 2021 sembra finalmente quello buono per concludere tutti i procedimenti burocratici e avviare i lavori, che, da cronoprogramma dovrebbero terminare entro l’estate del 2022.

L’unico che sembra storcere letteralmente il naso è il sindaco di Annone Patrizio Sidoti, poiché i suoi concittadini spesso lamentano cattivi odori a causa del processo di putrefazione degli scarti biodegradabili e teme che un aumento dei rifiuti trattati aumenterà ulteriormente l’olezzo a volte già insopportabile. "La gestione degli odori sarà agevolata perché la sezione anaerobica sarà in ciclo chiuso, pertanto più controllata - rassicurano però dall’Amministrazione provinciale -. La tecnologia prevista presenta il vantaggio di contenere la produzione di frazioni liquide. Nel processo proposto una parte del digestato sarà avviata a recupero di materia nella sezione di compostaggio, mentre solo la parte più liquida sarà destinata ad una collocazione esterna all’impianto". Il compost che continuerà inoltre ad essere prodotto a detta degli esperti sarà inoltre di qualità migliore.