Andrea Oriana non è ancora sazio: un’altra traversata e poi La Manica

Il nuotatore lecchese è sempre più in forma e ora punta dritto al suo sogno da Dover a Calais

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Andrea Oriana non è "sazio". Dopo i 38 chilometri che separano Lecco da Colico, nuotati sul "suo" Lago lo scorso 27 giugno, il 47enne lecchese è pronto per la sua rivincita con la Manica. Dopo i tentativi falliti del 2018 (abdicato dopo 33 chilometri) e 2019, che non riuscì ad entrare per le condizioni avverse del mare, Andrea sfiderà ancora lo Stretto e "questa volta sarà la resa dei conti definitiva", commenta sicuro. Il campione lariano tenterà la Manica, da Dover a Calais, tra il 26 agosto e il primo di settembre: "Ho avuto da poco il via libera da parte delle autorità inglesi – prosegue -. Fortunatamente la situazione legata al Coronavirus sta migliorando. Devo proseguire con gli allenamenti mirati che già ho iniziato nel post lockdown, a maggio, per il Lago di Como: adesso si stanno rivelando molto utili ed essenziali per lo Stretto". Un altro "aperitivo" per la Manica sarà la nuotata, in notturna, di 42 chilometri da Colico a Lecco di venerdì 17 luglio: "Affronterò quest’impresa di notte perché probabilmente potrei nuotare la Manica anche di notte – dichiara -. Inoltre nuoterò ancora in costume, per ricreare le condizioni ideali che troverò: per questo motivo mi sto preparando al massimo, sotto tutti i punti di vista, per arrivare pronto in Inghilterra". La stella lariana partirà il 17 luglio, tra le 21,30 e 22, da Colico: da qui toccherà Gravedona, Menaggio, Bellagio, Onno e, infine, Lecco. Qui l’arrivo è previsto la mattina, tra le 10,30 e le 11, sul lungo lago di fronte al Monumento ai Caduti: "Salvo imprevisti, come il mal tempo o le correnti avverse, dovrei metterci tra le 11 e 12 ore. Sarò affiancato dalla barca della Guardia Costiera per tutto l’itinerario: inoltre sia negli occhialini, che nel costume, avrò delle luci led per essere visibile". Infine, nell’ultimo chilometro che porterà all’arrivo di Lecco, Andrea sarà affiancato dal suo maestro Leo Callone e dal kayak dell’ex oro olimpico di Antonio Rossi: "Sarà una bellissima esperienza", conclude. Lorenzo Pardini