Amianto nell'ex Leuci, la bonifica non decolla: nuovo esposto

La proprietà rescinde il contratto con la società incaricata: stop alla bonifica

Ex dipendenti dell'azienda dismessa Leuci

Ex dipendenti dell'azienda dismessa Leuci

Lecco, 20 aprile 2018 - Non c'è pace per l’area ex Leuci a Lecco. L’iter della bonifica dall’amianto è destinato a ripartire da zero e per questo il Codacons ha inviato un esposto alla Procura e alla Corte dei conti, che segue a quello già presentato dal sindaco Brivio. La proprietà ha annullato il contratto con la società incaricata di redigere i piani di bonifica, l’azienda ha quindi annullato quanto presentato all’Ats ed è impossibile a questo punto ipotizzare una tempistica.

La situazione sembrava incanalata nella giusta direzione, gli sviluppi degli ultimi giorni hanno gettano invece pesanti ombre sulla possibilità che il cemento-amianto danneggiato nella ex fabbrica possa essere rimosso velocemente. Il problema riguarda il rapporto tra la proprietà dell’area di via XI Febbraio, la Lago Srl, e la società incaricata della bonifica vera e propria, la Coimperzeta di Mariano Comense. La lentezza nell’avvio dei lavori avrebbe indotto la Lago srl a rescindere il contratto e dunque lo stop al piano di bonifica.

«Sembra assurdo che la salute dei cittadini venga trattata con così poca considerazione - fa sapere il Codacons - ma a quanto pare si dovrà ripartire da capo: dai sopralluoghi dei tecnici, cui seguirà la realizzazione del progetto da sottoporre al vaglio dell’Ats, per procedere quindi con la tanto attesa bonifica. I cittadini sono giustamente indignati, sono ormai due anni infatti che chiedono al Comune una presa di posizione per cancellare i rischi di salute che corre chiunque viva in zona. Dalle lastre di cemento e amianto si diffondono tramite le correnti delle microfibre altamente tossiche e potenzialmente letali. Si teme per la presenza dell’amianto friabile a livello di pareti in relazione all’impiantistica dell’ex fabbrica, ancora più nocivo di quello delle coperture».

Il Codacons così ha presentato un esposto in Procura e alla Corte dei Conti per l’inadempimento dell’azienda all’ordinanza comunale già dallo scorso al 26 giugno. Intanto è stato reso pubblico il verbale della commissione capigruppo riunitasi il 9 aprile, nel corso della quale i consiglieri hanno ritenuto di non aderire alla proposta del Comitato “Cittadella della Luce”, concordando con l’ipotesi formulata dal sindaco Virginio Brivio di riservare la valutazione al Consiglio comunale, nell’ambito delle procedure previste per la variate al Pgt vigente.