A Lecco cresce la povertà: oltre un milione in aiuti

Sostenute in provincia più di 420 famiglie in difficoltà per la crisi economica

Raccolta di generi alimentari di prima necessità

Raccolta di generi alimentari di prima necessità

In un anno e mezzo è stato raccolto più di un milione di euro e sono stati aiutati quasi mille lecchesi in difficoltà con il fondo “Aiutiamoci nel lavoro“. La crisi economica però continua a mordere: alla pandemia sono seguite l’inflazione, la guerra in Ucraina, il caro-bollette... Per questo è stato prorogato fino a dicembre 2023 il fondo varato nell’estate del 2021 dal prefetto di Lecco con i vertici della Fondazione comunitaria del Lecchese, i sindaci, i rappresentanti delle associazioni imprenditoriali e sindacali e i proprietari di alcuni marchi della grande distribuzione per raccogliere risorse con cui aiutare persone rimaste senza soldi. Complessivamente sono stati utilizzati 400mila euro per sostenere 936 lecchesi di 421 famiglie: 202mila sono stati erogati con buoni spesa, 155mila sono serviti per dare una mano a pagare le spese condominiali e di trasporto e gli altri 34mila sostenendo i costi di altri servizi. In 421 tra quanti sono stati aiutati hanno perso il lavoro: 190 sono stati licenziati, a 149 non è stato rinnovato il contratto, 15 si dono dovuti dimettere. Tra loro ci sono pure imprenditori e professionisti che hanno dovuto chiudere l’attività o la partita Iva per il crollo del fatturato.

"La crisi pandemica si è evoluta e concretizzata in modo parzialmente diverso dalle previsioni iniziali, almeno per quanto riguarda le sue ricadute occupazionali sul territorio lecchese - spiega Maria Grazia Nasazzi (foto), presidente della Fondazione comunitaria del Lecchese -. Le temute ricadute occupazionali dell’emergenza sanitaria non si sono verificate; al contrario, il nostro territorio si è trovato in una fase congiunturale estremamente favorevole per l’occupazione. Tuttavia, le pesanti incertezze economiche legate ai diversi e noti fattori internazionali, potrebbero generare nei prossimi mesi negative ripercussioni occupazionali". "Stanno emergendo nuove e ulteriori situazioni legate alla crisi energetica – aggiunge Guido Agostoni, presidente dell’Assemblea dei sindaci del distretto di Lecco -. C‘è inoltre ancora bisogno di sostenere chi ha perso il lavoro". In cassa restano al momento disponibili ancora 650mila euro. Serviranno per continuare a sostenere i disoccupati e poi per progetti socio-occupazionali a favore di lavoratori fragilli.