"Aiutateci ci hanno rapite" Sos fasullo di due ragazzine

La confessione: non volevamo andare a scuola ma stare tra di noi un paio di giornate

Migration

"Aiutateci, ci hanno rapito!". Ma non era vero niente, avevano solo bigiato scuola e organizzato una fuga a due tra amiche. A inscenare un’aggressione con tanto di sequestro sono state due studentesse di 15 anni dell’istituto professionale Graziella Fumagalli di Casatenovo che nei giorni scorsi, invece che presentarsi in aula, hanno marinato le lezioni per accamparsi in un casolare diroccato nei boschi lungo il fiume Lambro. A lanciare l’allarme sono stati i loro genitori disperati, anzi terrorizzati intanto per l’assenza non motivata dalle lezioni al mattino e soprattutto poi per il mancato rientro a casa nel pomeriggio delle figlie, i cui smartphone risultavano spenti o irraggiungibili. Per questo si sono rivolti ai carabinieri della caserma di Carate Brianza.

I militari hanno immediatamente cominciato le ricerche, senza però avere idea da dove iniziare, almeno fino a quando una delle due 15enni ha finalmente telefonato alla mamma: "Per favore aiutateci, ci hanno assalito alle spalle, ci hanno portato via e non sappiamo nemmeno dove siamo". Grazie al sistema gps dei telefonini finalmente di nuovo accesi o raggiungibili i militari sono riusciti a localizzare le due adolescenti all’interno di un vecchio rudere con le porte e le finestre sbarrate da grate arrugginite. Per liberarle da quella sorta di prigione, in cui si erano recluse da sole inerpicandosi fino ad un passaggio ai piani superiori del cascinale abbandonato sfruttando le loro capacità alpinistiche, sono stati mobilitati anche i vigili del fuoco. Il racconto delle due non ha da subito per nulla convinto gli investigatori, sia perché grazie al cielo dagli accertamenti medici non è stato riscontrato alcun segno di violenza, sia perché nei loro zaini avevano stipato coperte e provviste comperate in un supermercato come se la sparizione fosse stata appunto pianificata. Le due compagne di classe messe alle strette dopo una paio d’ore di interrogatorio non hanno così potuto altro che ammettere tutto. "Non avevamo voglio di andare a scuola, volevamo stare un paio di giorni sole tra noi", hanno confessato. Daniele De Salvo